Susanna Galli
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studenti in piazza

Il terzo global strike è ormai vicino, il 27 settembre si scende in strada per portare ancora una volta l’attenzione sulla questione ambientale. L’UDS (l’unione degli studenti) ha confermato l’adesione alla manifestazione, ma soprattutto ha annunciato la presenza degli studenti alla mobilitazione del 8 Novembre. Lo sciopero del 27, sarà la conclusione della Climate Action Week che inizierà il 20 settembre con una serie di iniziative, conferenze, incontri di sensibilizzazione. L’incontro per la manifestazione invece sarà in molte delle piazze italiane tra le 9 e le 9.30 fino alle 14 circa. Insomma, per fare la differenza ci vuole davvero poco, manifestare infatti vuol dire aver preso coscienza del problema ed avere la voglia di affrontarlo e risolverlo.

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Le motivazioni degli scioperi

I “Fridays For Future” sono una serie di scioperi atti ad evidenziare la situazione critica ambientale attuale e portarla all’attenzione del governo. Le manifestazioni sono nate l’anno scorso quando una studentessa svedese -Greta Thumberg- ha smesso di frequentare la scuola ogni venerdì dopo le elezioni svedesi, rimanendo seduta fuori dal Parlamento della sua città. La ragazza ha attirato l’attenzione di tutto il mondo e le manifestazioni si sono così diffuse in molti paesi. In Italia ci sono già stati due scioperi importanti nell’anno passato, che hanno riscosso molto successo soprattutto tra gli studenti. La stessa Greta ha partecipato a uno di questi scioperi a Roma il 19 aprile scorso. Giulia Biazzo, la coordinatrice nazionale dell’UDS, ha ribadito “Non ci stiamo più a tenere la testa basta e lo ha dimostrato un’intera generazione di studenti in mobilitazione globale per il futuro, abbiamo solo 11 anni per fermare i cambiamenti climatici e la devastazione dei nostri territori: nelle città non ci sono diritti e opportunità per noi, a scuola continuano a piegarci al sistema mentre nessuno ci insegna a costruire un futuro dignitoso ed è per questo che il 27 settembre aprirà un autunno di rivendicazioni e mobilitazione”.

Manifestazione studenti dell’8 novembre 2019

A novembre dal “neogoverno” verrà discussa la nuova legge di bilancio, un passo importantissimo per definire gli investimenti del nuovo anno. L’UDS ha affermato che “Il Governo deve investire su scuola e ricerca e non su grandi opere inutili che devastano i territori, per non dover più rischiare di morire in edifici scolastici pericolanti e in territori intossicati dall’inquinamento: le nostre città ci costringono a scappare e non sono a misura di studente, il trasporto pubblico gratuito, di qualità, ecosostenibile deve essere un diritto garantito. Fuori i privati dai servizi della città, basta inquinamento per la ricchezza dei pochi! Cambiamenti climatici, inquinamento e devastazione ambientali sono la distruzione del nostro futuro: diritto all’istruzione contro la ricchezza di pochi, liberazione dei territori dal ricatto di devastazione economica e ambientale, lavoro di qualità!”.
Data pubblicazione 20 Settembre 2019, Ore 20:37
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