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sciopero degli studenti il 19 novembre

Prosegue l'autunno delle proteste giovanili; questa volta sono nuovamente gli studenti italiani a far sentire la propria voce, tramite l'"Unione degli studenti". L'associazione studentesca, largamente diffusa sul territorio nazionale, ha presentato il “Manifesto degli studenti” al ministro dell'istruzione Bianchi. Nel manifesto, frutto di un'elaborazione di studenti e di studentesse negli ultimi mesi, sono indicate le linee guida da seguire per riformare la scuola pubblica: dai trasporti a muri traballanti, dal diritto allo studio negato alla didattica nozionistica.

E il 19 novembre è stato già annunciato uno sciopero nazionale degli studenti da parte del comitato dell'associazione studentesca.

Unione degli studenti: “Scuole pericolanti e diritto allo studio negato”

Chi non usa mezzi termini è Luca Redolfi, coordinatore dell'Unione degli studenti, le cui parole, riportate da “OrizzonteScuola”, non lasciano spazio all'immaginazione: “È passato poco più di un mese dall’inizio della scuola e per l’ennesima volta tutte le carenze strutturali del nostro sistema educativo si sono mostrate: scuole pericolanti, trasporti affollati e insufficienti, didattica nozionistica, diritto allo studio negato, sono solo alcuni dei motivi per i quali in queste settimane le studentesse e gli studenti del paese stanno avviando scioperi locali”.

Il 'blabla' degli adulti: chi soccorrerà gli studenti?

Sulla stessa linea anche Ludovica Ottolina, membro dell'esecutivo nazionale dell'Unione degli studenti, che ha denunciato la mancanza di azione da parte degli organi scolastici su tematiche complesse di cui si parla spesso: “Nulla è stato fatto sui temi centrali dei dibattito pubblico come il benessere psicologico a scuola, in particolar modo a seguito della pandemia” si legge sul sito “OrizzonteScuola”.