Carmine Zaccaro
di Carmine Zaccaro
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Sciopero studenti: 14 novembre di nuovo in piazza

LO

SCIOPERO

E IL CAOS A MEDICINA- Gli studenti tornano in piazza per un sciopero nazionale. Dopo lo scivolone sul

test di medicina causato da un errore del Cineca,

che ha generato il caos nel concorsone nazionale per l’inserimento dei nuovi medici, gli universitari italiani hanno dichiarato la volontà di scendere nelle piazze per protestare contro la cattiva gestione da parte del Miur della vicenda.

Nei giorni scorsi il

Ministero ha infatti avviato una campagna di comunicazione basata su dichiarazioni e smentite

che hanno aumentato i dubbi sulla vicenda piuttosto che porre effettivo rimedio all’errore.

LE PROTESTE AL MINISTERO – Nei giorni scorsi diversi sindacati e gruppi studenteschi tra cui LINK coordinamento universitario e Unione degli Universitari hanno dato il via a diversi

presidi davanti la sede in Viale di Trastevere

, decine e decine sono stati gli studenti che hanno protestato contro il Ministro Giannini e gli errori causati dal suo Ministero. LINK coordinamento universitario precisa che "la Ministra Giannini e la tecno-struttura del MIUR stanno collezionando un numero enorme di errori che, come sempre, rischiano di riverberarsi sui soggetti che maggiormente necessiterebbero di tutele".

LO

SCIOPERO

I MOTIVI – Nei motivi dello sciopero del 14 novembre non c’è solo lo scandalo dei test di medicina. Gli studenti protestano contro le politiche del governo e la Legge di Stabilità che diminuisce i diritti allo studio, limitando i finanziamenti alle università, Alberto Campailla di LINK dichiara che il 14 saranno in piazza "per contrastare le scelte che sull'Università ed il Diritto allo Studio ha fatto il Governo Renzi nella legge di Stabilità, infatti sono previsti FFO (fondo finanziamento ordinario) e Fondo Ordinario agli Enti di Ricerca e nulla è previsto per la copertura delle borse di studio imponendo agli stessi studenti, tramite le tasse regionali, di pagarsi i servizi erogati dalle Aziende per il Diritto allo Studio Universitario".
Tra le altre organizzazioni di studenti anche UDS, Danilo Lampis il portavoce dichiara "Il 14 novembre anche gli studenti medi si mobiliteranno e invaderanno oltre 60 piazze del Paese […]La conoscenza è un bene comune non recintabile e le studentesse e gli studenti sono pronti a restituire un valore sociale ai saperi e alla ricerca

STUDENTI

CONTRO IL JOBSACT - Nel mirino degli studenti anche la Buona Scuola e il JobsAct, con il quale si vorrebbe attuare una modifica dell’art.18 e peggiorare la situazione delle tipologie contrattuali favorendo la precarizzazione. Riccardo Laterza, Portavoce Nazionale della Rete della Conoscenza ha cosi dichiarato "Ci mobilitiamo il 14 novembre perché vogliamo dire al Governo e a Renzi, che in questi mesi sta attaccando il diritto allo studio e precarizzando il mondo del lavoro dicendo di farlo in nome della nostra generazione, che il nostro futuro non è uno slogan"

Carmine Zaccaro