
In occasione della settimana dedicata alla mobilitazione globale per il cambiamento globale e all’impegno contro il cambiamento climatico, il neo ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, ha inviato a tutte le scuole una lettera di sensibilizzazione, confidando in un sostegno didattico da parte dei docenti e dei dirigenti in merito a queste importanti tematiche.
La settimana dedicata all’ambiente si concluderà infatti con lo sciopero globale per il cambiamento climatico previsto per venerdì 27 settembre, il terzo Global Strike for Climate a cui il ministro ha aderito in prima persona, sollecitando anche la partecipazione di tutti gli studenti.
‘Istruzione, no estinzione’: striscione sulla facciata Miur
Dopo la completa adesione del ministro allo sciopero in cui ha confermato la sua presenza in piazza, sulla facciata del Miur è stato affisso uno striscione con il nuovo slogan ‘Istruzione, no estinzione’. Queste parole sottolineano l’urgenza da parte del mondo scolastico di trovare soluzioni concrete per sensibilizzare ed educare i giovani su questi temi.Per questo, nella lettera del ministro alle scuole, è specificata la volontà di inserire già dal prossimo anno scolastico, nel programma di educazione civica 2020 una sezione appositamente dedicata all’educazione ambientale.
Nel frattempo, per sostenere la diffusione di questa importante materia, in questi giorni il Miur ha creato una pagina web (www.ilverdeascuola.it) attraverso cui è possibile raccogliere tutte le proposte e i progetti ‘provenienti da studenti, docenti e realtà scolastiche, relative ai temi dell’ambiente, del cambiamento climatico e dell'educazione alla sostenibilità’.
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Studenti: "Le parole sono importanti... ma i fatti di più!"
Le associazioni studentesche, sebbene abbiano mostrato di apprezzare il consenso di Fioramonti alla promozione e diffusione di principi ecosostenibili e eco-solidali, tuttavia chiedono azioni concrete oltre alla solidarietà dimostrata.Secondo Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza, il ministro "dovrebbe prendere provvedimenti concreti. Garantisca l'autonomia di scuole e università dai privati, la revisione dei programmi e l'aumento dei finanziamenti per l'istruzione e la ricerca".
Gli fa eco Camilla Guarino, coordinatrice nazionale di Link Coordinamento Universitario, altrettanto convinta che sia necessario un aumento consistente dei finanziamenti per l’istruzione e per la ricerca: "Se il ministro vuole realmente mettere in campo misure che contrastino il cambiamento climatico, oltre alle dichiarazioni e alle promesse - dichiara - deve dare risposte concrete sul finanziamento di università e ricerca per garantire realmente che l'università sia nelle condizioni di progettare modelli di sviluppo sostenibili per il futuro della società e la ricerca libera dai finanziamenti delle imprese inquinanti".
A queste voci si aggiunge anche quella di Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti, che chiede un diverso atteggiamento delle scuole nei confronti alle forme di partecipazione studentesca: "Dopo ogni corteo sono numerosi i casi di note disciplinari o di penalizzione del voto in condotta per chi sciopera. È necessario che il ministro prenda una posizione chiara a riguardo, garantendo il diritto ad ognuno di noi di manifestare senza alcun tipo di ricatto".
Unione degli Studenti continua tirando in ballo anche i percorsi di alternanza scuola-lavoro (oggi "percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento"), reclamando l’urgente necessità di costruire ‘un codice etico obbligatorio e riconosciuto dal MIUR’ su cui basarsi nella scelta delle imprese, in modo che gli studenti possano svolgere i progetti presso realtà che si dimostrano "virtuose" per sostenibilità e difesa dell'ambiente.