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di oreste93
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manifestazione clima

E' passato quasi un anno da quando la piccola Greta Thunberg manifestava davanti al Parlamento del suo paese per chiedere impegni concreti per contrastare l’emergenza climatica.
Da quel momento molte cose sono cambiate: la protesta solitaria, la lotta della ragazza si è trasformata in un movimento che sta vedendo una partecipazioni globale. Seguendo l'esempio di Greta sono stati gli studenti a farsi portavoce della questione inquinamento, e in migliaia hanno organizzati cortei e manifestazioni sfociati poi in un unico appuntamento; il “Global strike for future” del 15 marzo. Le principali piazze delle città italiane e di tantissime altre città in tutto il mondo sono state inondate da una marea di ragazzi preoccupati per il futuro del nostro Pianeta.
E ora, al fianco degli studenti si schierano anche i professori di Teachers For Future Italia, che si uniscono alla grande iniziativa di Fridays For Future, abbracciando così l'importante battaglia dei loro alunni. Scopriamo meglio i termini di questa nuova presa di posizione.

Fridays For Future: i prof scendono in campo con gli studenti per proteggere l'ambiente

Noi insegnanti ed educatori italiani e tutti i sottoscrittori di questo appello riconosciamo come il collasso climatico e del mondo naturale di origine antropica costituisca con tutta evidenza una EMERGENZA MONDIALE non più procrastinabile”. Con queste forti parole si apre il comunicato con il quale i professori decidono di prendere posizione nel dibattito sul Clima e l'Ambiente, unendosi agli studenti per aiutarli ad amplificare la loro voce.
E proprio quegli stessi studenti, i loro studenti, vengono elogiati per il loro impegno e la loro partecipazione: "Le studentesse e gli studenti italiani sono stati in tutto il mondo primi, per numero di partecipanti, a contribuire alla mobilitazione globale del 15 marzo 2019 contro il cambiamento climatico, ponendosi in agitazione permanente durante la giornata del venerdì."
Il comunicato infine si conclude con una serie di richieste che i prof firmatari dell'appello lanciano ai loro colleghi, e inserendo inoltre anche una "to do list" di pratiche da poter applicare a ogni singolo istituto per aiutare la comunità in cui la scuola è inserita a sensibilizzare tutti, alunni, docenti e cittadini a un corretto uso e riciclo delle risorse del nostro Pianeta.

Le richieste dei professori di Teachers For Future

I prof si dichiarano in stato di emergenze e di allarme e, in questo spirito, avanzano alcune proposte. Innanzitutto chiedono il raggiungimento di emissioni zero per le scuole e i trasporti scolastici. Obiettivi da perseguire grazie al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili. Altro tema centrale, nelle loro proposte, è il “ritorno alla terra” cioè favorire maggiori spazi verdi e piccoli orti all'interno delle strutture scolastiche. Le ambiziose richieste non si possono realizzare senza l'informazione e la prevenzione. Per questo i prof chiedono coincise campagne di sensibilizzazione per rendere gli alunni e colleghi davvero consapevoli dell'emergenza climatica.

Il secondo sciopero globale per il clima del 24 maggio

Studenti e professori scenderanno in piazza per il Secondo sciopero mondiale il 24 maggio. L'appello? Il medesimo: una politica climatica più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale. Tutti uniti per il clima. Tutti uniti per garantire un futuro al mondo.

Data pubblicazione 17 Maggio 2019, Ore 14:54
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