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Gli studenti occupano il Liceo Albertelli di Roma
“Noi studenti e studentesse del Liceo Classico Pilo Albertelli abbiamo scelto di occupare la nostra scuola” scrivono sul documento che hanno diffuso i ragazzi dell’Albertelli, spiegando in modo sintetico, ma esaustivo, i motivi della loro protesta, premettendo di essere arrivati all’occupazione dopo una votazione e una lunga discussione interna: “Questo gesto arriva al culmine di un variegato percorso di mobilitazione intrapreso con il nostro collettivo che ci ha visto organizzare azioni, volantinaggi, picchetti, scioperi, manifestazioni, culminato nel gesto di oggi, quello più forte e incisivo a nostro modo di vedere.”I motivi che hanno portato i giovani a questo gesto sono in particolare quattro rivendicazioni considerate essenziali: prima fra tutti lo spopolamento dell’Albertelli stesso, sia per quanto riguarda i nuovi iscritti, che calano di anno in anno in modo costante, sia durante i cinque anni di scuola, con classi partite con 30 studenti che si ritrovano al quarto anno con 8 studenti.
La seconda rivendicazione riguarda invece tutti i problemi di edilizia scolastica presenti all’interno del complesso dell’istituto, che secondo gli studenti non sarebbero più sostenibili e che devono essere risolti con cospicui stanziamenti di fondi, chiedendo quindi al governo di limitare le spese militari proprio a favore delle spese all’istruzione.
Terzo motivo è quello che vede una dura opposizione all’alternanza scuola-lavoro, che secondo gli studenti dell’Albertelli andrebbe abolita seduta stante. Quarta e ultima rivendicazione è quella inerente alla difesa del diritto all’aborto “dalle barbarie reazionarie del nuovo governo”. Per questo gli studenti scrivono che “è evidente che il nuovo Governo abbia come obiettivo l'ostacolare i diritti delle donne. Lo stesso Senatore Gasparri ha avviato una proposta di legge secondo cui qualsiasi essere umano ha una capacità giuridica, fin dal momento del concepimento”.
Infine, nel documento da loro stilato, gli studenti del Liceo Albertelli tengono a sottolineare il loro supporto all'efficientamento energetico all'interno delle scuole, al sostegno psicologico, per un ripensamento del rapporto che mondo della scuola e mondo del lavoro devono avere, alla pace e lo stop all'invio di armi, e alla difesa dell'ambiente. Il comunicato si conclude con un augurio: “La nostra è un'azione forte, una fra le prime della stagione: speriamo sia solo l'inizio.”
Collettivi e movimenti studenteschi a favore dell’occupazione dell’Albertelli di Roma
Accanto agli studenti, seppur virtualmente, si sono schierati molti collettivi e associazioni studentesche: “Siamo complici e solidali con gli studenti del Pilo Albertelli che oggi hanno occupato la loro scuola!” scrivono su Instagram i ragazzi dell’Opposizione studentesca alternativa (OSA).OSA ha poi citato anche i casi di violenze avvenute questa settimana all’interno del primo ateneo della Capitale: “Questa è la risposta migliore alla repressione poliziesca e alla deriva reazionaria che abbiamo visto ieri alla Sapienza“.
Ma OSA non è l’unica realtà intervenuta in appoggio dei ragazzi dell’Albertelli, a farle eco anche Rete degli Studenti Medi, che ha dichiarato tramite un comunicato stampa la presa di distanza dal nuovo esecutivo: “Il Governo Meloni sarà un Governo contro gli interessi delle studentesse e degli studenti. Per questo oggi siamo complici dell'Occupazione dell'Albertelli a Roma e invitiamo studenti e studentesse ad organizzarsi per mandare segnali che la scuola pubblica è pronta a difendersi contro chi vuole tagli, esclusione e elitarismo.”
Entrambi i collettivi ricordano quindi la mobilitazione studentesca fissata per il 18 novembre.
Lucilla Tomassi