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lettera unione degli studenti bianchiA seguito dell’ennesimo incidente avvenuto durante le ore di uno stage formativo, gli studenti hanno deciso di scrivere una lettera indirizzata al Ministro Bianchi.
“Lei e il resto del Governo continuate ogni giorno a rubare il futuro ad un intera generazione” si legge nella missiva, piena di delusione, amarezza e rabbia, che i ragazzi hanno deciso di indirizzare alla più alta carica dello Stato che si occupa di Istruzione.
Nella lettera la richiesta di fermare e ripensare i percorsi degli studenti nelle aziende.

Gli studenti dicono basta e scrivono a Bianchi

“Durante l’ultimo anno abbiamo vissuto sulla nostra pelle sempre più ingiustizie” esordiscono i componenti dell’Unione degli Studenti nella loro missiva rivolta al Ministro dell’Istruzione. “Lei e il resto del Governo continuate ogni giorno a rubare il futuro ad un'intera generazione” continuano i ragazzi, puntando il dito sull’intero esecutivo.

“Non solo, non contenti, fate di tutto anche per impedirci di protestare rispetto alla nostra condizione di subalternità e precarietà. Non ci volete far protestare (vedi direttiva Lamorgese), appena potete reprimete il dissenso (come quando a dicembre sono stati sospesi gli studenti a seguito delle occupazioni), in piazza siamo stati manganellati e feriti” recriminano gli studenti alla Ministra Lamorgese e alle forze dell’ordine.

Poi i ragazzi dell’Unione degli Studenti continuano ad attaccare direttamente il Ministro Bianchi, rimproverandolo dello scarso dialogo tra studenti e istituzioni: “Dopo averci chiuso il dialogo per più di quattro mesi, Lei ci ha convocati come se nulla fosse successo, facendo come al solito false promesse rispetto a possibili discussioni in merito al cambiamento del rapporto istruzione lavoro, che solo negli ultimi due mesi ha ucciso due nostri coetanei e un altro sta in queste ore lottando tra la vita e la morte.”

“Quanti studenti dovranno ancora restare feriti? Quanti dovranno morire per capire che questo modello, unicamente volto al profitto, è malato? Che questa non è la società in cui noi vogliamo vivere” chiedono quindi al Ministro.

Basta PCTO, “Noi le proposte le abbiamo già fatte” accusano gli studenti

In merito alle proposte alternative all’alternanza scuola-lavoro gli studenti le hanno presentate più volte e consegnate al Ministro, affermano ancora i ragazzi nella lettera: “Abbiamo addirittura presentato il nostro manifesto in conferenza stampa alla camera poche settimane fa. Lei le nostre proposte le ha da tempo.”

“Gli studenti devono potersi formare nelle aule, nei laboratori e anche sul territorio, ma con la garanzia di percorsi di formazione sui diritti dei lavoratori e di sicurezza sul lavoro, senza entrare nel processo produttivo e potendo avere la possibilità di confronto rispetto a come immaginare una società e un mondo differenti.” Continuando a chiedere i ragazzi del collettivo. “La scuola è e deve essere lo strumento del cambiamento, un costante laboratorio di idee, a partire dalle quali costruire un'altra società e un altro sistema.”

“L’anno scolastico si sta concludendo ma la nostra rabbia non cessa di crescere, così come la sua sporca ipocrisia, che prima dice di volere il dialogo e poi fa di tutto pur di non ascoltarci” accusano quindi pubblicamente il Ministro, chiedendo nuovamente ascolto.

“Noi continueremo a mobilitarci, attendendo risposte concrete, Lei inizi per lo meno a vergognarsi.” Conclude l’Unione degli Studenti.