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leonardo novarini alfiereLeonardo Novarini è uno dei 25 studenti premiati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come Alfiere del lavoro per meriti scolastici. Un riconoscimento che viene assegnato ogni anno ai migliori studenti d'Italia sulla base dei risultati scolastici conseguiti nel quinquennio delle scuole superiori.


Quest'anno il Presidente Mattarella ha premiato 14 ragazze e 11 ragazzi, tutti diplomati con la lode agli esami di Maturità 2022. Tra loro, Leonardo Novarini 19enne veronese, e studente di Economia e Management all'Università “Bocconi”, è sicuramente tra i più promettenti giovani nel panorama italiano. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il talentuoso Alfiere del lavoro, per cercare di capire cosa si prova ad ottenere un simile traguardo alla soglia dei 20 anni.

Il premio e l'esame di Maturità

Qualche mese fa era tra i banchi di scuola, impegnato a svolgere la Maturità 2022. Oggi Leonardo, è tra i più giovani studenti più meritevoli d'Italia: ”Essere riuscito ad ottenere un tale riconoscimento per me è un onore, una soddisfazione indescrivibile e una fonte di ulteriore motivazione a impegnarmi e dare il meglio di me in ciò che faccio, sia nello studio sia nello sport. Non ho subito realizzato, mi sono reso conto qualche giorno più tardi di ciò che ero riuscito a conseguire. In realtà forse devo ancora adesso metabolizzare del tutto questi ultimi giorni, sono stati semplicemente indimenticabili” spiega Leonardo a proposito della premiazione.

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Ma come è stata la carriera scolastica di Leonardo? E soprattutto, come è stato il suo esame di Maturità? I giorni della Maturità sono stati memorabili. Al primo scritto, di italiano, ho scelto la traccia di Verga e il secondo scritto è stata la prova di matematica avendo fatto un liceo scienze applicate”commenta il 19enne. Infine, l'esame orale nello stesso giorno del compleanno del papà: ”Lo spunto di partenza era fisica, un’immagine riguardante la duplice natura della luce da cui ho collegato, riprendendo einstein, storia (anni del nazismo, l’antisemitismo e l’emigrazione), italiano (italo svevo), inglese (james joyce), arte (Gli orologi molli-La persistenza della memoria) e filosofia(dibattito H.Bergson – Einstein)”.

I genitori come modelli di riferimento, il golf come passione

Leonardo coltiva diverse passioni, due su tutte: la matematica e il golf. Durante il biennio scolastico ha partecipato due volte alle Olimpiadi di Matematica: ”La mia materia preferita sin dai primi anni di scuola è stata matematica. Mia madre insegna alle scuole medie e sin da quando ero piccolo mi ha trasmesso la sua passione che poi ho mantenuto grazie alla fortuna di aver avuto una professoressa e un professore negli anni delle medie e del liceo che mi hanno fatto apprezzare la materia”.

Proprio la mamma e il papà sono i due modelli di riferimento cui Leonardo si ispira. Oltre a loro – spiega lo studente - ”Facendo sport ho anche un idolo sportivo, il golfista Rory Mcilroy, che ammiro non solo per le sue capacità ma anche e soprattutto per il suo carattere e per la sua personalità. Più in generale non mi viene in mente un modello di riferimento preciso, tuttavia ho sempre ammirato tutte le peculiarità delle persone che frequento: la solarità dei miei compagni e amici, la saggezza dei nonni, la pazienza dei professori…”

L'impegno dei giovani nella società: la lotta per cambiare la scuola

Nonostante non abbia mai preso parte ad alcuna manifestazione, Leonardo difende a spada tratta i suoi coetanei che scendono in piazza per denunciare le carenze del mondo della scuola: ”Penso che sia bello vedere i giovani attivi e interessati a ciò che succede nella società”. Lui, che ha frequentato dalla scuola dell’infanzia fino all’ultimo anno di liceo l’istituto “Aleardo Aleardi” di Verona, è convinto che agli studenti occorra una didattica innovativa, incentrata sui lavori di gruppo e progetti in collaborazione: qualcosa che esuli che dalla tradizionale lezione in classe. In più, secondo Leonardo lo sport meriterebbe maggiore attenzione tra le mura scolastiche”Introdurrei più spesso giornate dedicate ad attività sportive, con la finalità di far provare tutti i/le ragazzi/e l’aspetto pratico sul rispettivo campo di gioco e sfruttare queste giornate anche sotto l’aspetto didattico in quanto lo sport è a tutti gli effetti una scuola di vita”.

La GenZ: una generazione “bellissima”

Abbiamo chiesto a Leonardo di descriverci la sua generazione con una sola parola, e la sua risposta ci ha spiazzato: ”Ho pensato a lungo a quale potesse essere l'aggettivo più adatto per me e i miei coetanei. Alla fine mi è saltato in mente l’aggettivo più semplice di tutti ma che trovo tutt’altro che banale: siamo una generazione BELLISSIMA. Sarò molto di parte, ma trovo che siamo la generazione più unica, aperta di mente, diversa, interconnessa e con le maggiori potenzialità di tutte” commenta con un po' di orgoglio Leonardo.

Forse proprio per questo ci sono molte aspettative sulla generazione di Leonardo, anche se poi non è sempre chiara la direzione da seguire. In cosa dovrebbero distinguersi i giovani? Una domanda da un milione di euro, ma il giovane Alfiere del lavoro ha la risposta pronta: ”Dire che dovremmo distinguerci per la nostra voglia di fare e impegno sarebbe utopico e forse un po’ ingiusto però una cosa in cui spero è che ogni ragazzo sia appassionato in qualcosa, qualsiasi cosa e poi, consapevole che ciò sia difficile, sarebbe bello distinguerci come giovani solari e positivi, una qualità che ho avuto la fortuna di vedere quasi sempre nei giovani e nei miei compagni già dai primissimi anni di scuola”. Positività, rispetto e impegno sono le parole d'ordine, non solo per il singolo individuo ma per un futuro comune: ”Come dicevo prima ammiro e sono sicuro del fatto che affrontare le sfide con il sorriso ci renda più forti e contribuisca anche a migliorare i rapporti tra di noi, noi inteso non solo come giovani ma come società”.