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da manager a insegnanteDa manager di grandi aziende all'insegnamento nella scuola italiana: la storia di Valentina Cintoi ci insegna ancora una volta come il ruolo di docente sia più una vocazione che un lavoro.

La professoressa, insegnante di lettere nel Liceo Artistico “Nani Boccioni” di Verona, si racconta in un'intervista al Corriere del Veneto in cui ripercorre i passi che l'hanno portata a lasciare il posto da top manager per la carriera da docente.
Una scelta di vita importante ma senza rimpianti, perché Valentina si dice oggi ”più povera ma felice”.

Da Washington a Verona per amore dell'insegnamento

La storia di Valentina comincia nel lontano 2001 in cui consegue la laurea in lettere all'Università di Verona, per poi mettersi in gioco e girare il mondo: ”Partita da Vicenza, sono approdata a Washington in un’azienda di marmi dove ho ottenuto il mio posto da dirigente, dopo essere passata per altri Paesi, da Israele, alla Norvegia, all’Inghilterra. Nella mia vita ho fatto diciotto traslochi”. Ma qualcosa, con il passare del tempo, l'ha fatta ricredere: ”Nella mia casa ospitavo studenti stranieri, ho capito che ciò che mi dava maggiore felicità era stare con i giovani. Ho mollato tutto e me ne sono tornata a Verona, città bella, ma anche difficile. Il mio obiettivo era impegnarmi nel sociale, ho iniziato lavorando per “La casa di Massimo”, una onlus romana”.

Prima di impegnarsi nel sociale, Valentina ha dovuto però fare i conti con la realtà:”Per permettermi questo dovevo avere anche un lavoro con cui potermi mantenere. E qui mi ha aiutato una grande amica di Verona, Anna: è stata lei che mi ha segnalato l’apertura delle graduatorie per l’insegnamento”. E' stato l'inizio di una storia d'amore inaspettata e che ha colmato definitivamente la sua vita: ”È stato amore a prima vista, e pensare che questo lavoro da giovane non l’avevo nemmeno preso in considerazione. Ma nella vita si cambia: ho capito che ciò che desideravo di più era trasmettere ai giovani ciò che ho imparato in giro per il mondo”.