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di Margherita Paolini
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istituti tecnici e professionali alla ribalta: grazie a studenti stranieri

Le scuole superiori ad indirizzo tecnico e professionale sembrano riguadagnare terreno rispetto ai licei. E questo non tanto grazie ad un improvviso cambio di tendenza degli studenti italiani, quanto al fatto che sono i ragazzi stranieri, di prima e seconda generazione, ad iscriversi sempre più in questa tipologia di scuole.

Il motivo è l’inserimento in tempi brevi nel mondo del lavoro, ma anche l’influenza delle famiglie e del mondo scolastico, che spinge a questo tipo di scuole gli studenti stranieri.A rivelarci questa situazione è la recente indagine condotta da Miur e Fondazione Ismu.

STRANIERI VERSO LE PROFESSIONI- Secondo l’analisi gli studenti stranieri che si iscrivono alle scuole superiori sono in aumento nel 2013 del 4,1% rispetto all’anno precedente. Tra coloro che decidono di frequentare la scuola secondaria di secondo grado, predomina la tendenza ad orientarsi verso istituti tecnici e professionali. E’ ben l’80% degli studenti stranieri, infatti, a scartare i licei, e ad indirizzarsi verso una formazione più specialistica e pratica. Soltanto 2 ragazzi stranieri su 10 invece tentano la strada dei licei. Così mentre negli istituti professionali gli studenti stranieri rappresentano circa il 12, 6% del totale, nei licei sfiorano solo il 3%.

LAVORO, FAMIGLIA E DOCENTI: CAUSE DELLA SCELTA - Secondo il focus del Miur, la motivazione di questa preferenza è riconducibile a molte variabili. Queste sono prevalentemente economiche, e riguardano soprattutto la maggiore possibilità di inserirsi in tempi brevi nel mondo del lavoro. Ma non solo: spesso sono la famiglia e lo stesso mondo scolastico a spingere i ragazzi stranieri verso queste scelte. Infatti, nel documento in questione si legge che la decisione di prediligere queste scuole può essere legata “alla difficile progettazione familiare, ai risultati di apprendimento nei primi livelli di scuola e, non ultimo,ai giudizi di orientamento dei docenti e alla difficoltà dei licei ad attrezzarsi per una popolazione diversificata”.

LAVORO E DISOCCUPAZIONE- Le scuole tecniche e professionali stanno quindi attirando sempre più gli studenti stranieri, ma anche i ragazzi italiani: nell’anno scolastico 2013/2014 un’alta percentuale di alunni delle scuole superiori, circa il 53%, frequenta un istituto tecnico o un istituto professionale. Questo, anche a fronte della disoccupazione che ha colpito negli ultimi anni i giovani, lasciando tutt’altro che immuni i laureati.Un diploma di tipo tecnico o professionale ha invece il vantaggio di inserire un ragazzo nel mondo del lavoro in breve tempo: secondo il rapporto Alma Diploma 2012 infatti, il 58% dei diplomati professionali e il 48% circa dei tecnici trova un lavoro entro 3 anni, contro il 23,7% dei licei.

E tu ti sei iscritto al liceo o ad un istituto tecnico o professionale?

Margherita Paolini