
Avere un’idea, progettarle e poi… stamparla. A questo servono le stampanti 3D, a stampare, appunto, oggetti e componenti strato dopo strato, usando solo il materiale necessario. Si tratta di un’invenzione che sta rivoluzionando il mondo, oltre che il modo di pensare delle grandi aziende: Lego vuole stamparci i suoi mattoncini, la Disney i suoi giocattoli, la Nike la suola delle sue scarpe e la Nasa, addirittura, del cibo per astronauti da mandare nello spazio. Ma la stampa 3D non è solo una prerogativa delle grandi aziende: ora potranno farla anche gli studenti, quelli del liceo Malpighi di Bologna per primi.
LA RIVOLUZIONE SIEDE TRA I BANCHI DI SCUOLA
- In realtà, che stampare 3D non fosse un’esclusiva delle grandi aziende si sapeva già. La rivoluzione ha già avuto grandi impatti nel mondo medico grazie alla stampa di feti, organi e trachee, ed in quello della moda. Ma presto tutti potremmo avere una stampante 3D da poter utilizzare in casa, così come già fa qualche appassionato. Makers, ecco come si chiamano coloro che prima elaborano un’idea, la progettano e poi la stampano in 3D. E diventeranno proprio dei Makers gli studenti del Malpighi grazie al progetto 3DMakers@School.
3DMAKERS@SCHOOL
- Si tratta di un’iniziativa rivolta ai ragazzi per far percorrere loro tutto il processo di produzione di un oggetto industriale: dall’ideazione alla realizzazione coinvolgendo materie come disegno, informatica, matematica e scienze. A portare avanti il progetto, che nasce dalla mente del prof. Maurizio Sobrero dell’Università di Bologna, è la preside della scuola in questione, Elena Ugolini, insieme all’ing. Stefano Lascialfari dell’associazione MakeinBo di Bologna, gli architetti Luca Parmeggiani e Lorenzo Raggi e il prof. di matematica e informatica, Andrea Zanellati.
IDEO, PROGETTO, STAMPO E PORTO A CASA!
- Insomma, in 10 sessioni di 2 ore ciascuna, ogni venerdì da qui fino alla fine di marzo, gli studenti del liceo Malpighi si incontreranno con i loro prof per imparare come si fa per diventare un vero maker. Ma non in linea teorica. Infatti, il progetto farà mettere loro le mani in pasta ed alla fine, dopo aver imparato a padroneggiare strumenti SketchUp, utile per il disegno assistito al calcolatore, ed aver progettato la loro idea, potranno stamparla e portarla a casa.
Serena Rosticci