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insegnate chiama studentesse orsacchiotteUn nuovo caso di presunte molestie all'interno dei locali scolastici. Questa volta a denunciare gli accaduti sono state due studentesse di sedici anni di un istituto superiore di Lecce.

Le ragazze avrebbero raccontato alla preside di alcuni comportamenti strani tenuti da uno dei docenti dell'aula che, in alcune occasione, le avrebbe chiamate anche "Orsacchiotte". Il professore si difende affermando che il termine utilizzato sarebbe stato solo un modo per rendere meno formale le ore di lezione e riuscire a creare un ambiente più confidenziale. Intanto, l'uomo sta continuando a insegnare e su lui indaga la Procura.

Definiva le studentesse "Orsacchiotte": docente indagato

Le due giovani studentesse coinvolte nell'accaduto avevano raccontato in una lettera, rivolta alla dirigente scolastica, di alcuni atteggiamenti molesti assunti da un docente della loro classe.
Termini affettuosi, le definiva "Orsacchiotte" e avrebbe rivolto loro anche battute allusive e maliziose davanti al resto della classe. Atteggiamenti che, secondo le accuse, si sarebbero ripetuti più volte. Venuta a conoscenza della situazione, la preside ha quindi disposto un procedimento disciplinare nei confronti del professore accusato e ha presentato un esposto in Procura.

La preside apre un procedimento disciplinare ma il prof continua a insegnare

In sede di incidente probatorio, è stata ascoltata una delle due ragazze coinvolte nella vicenda, la quale - secondo quanto riporta Ansa - di fronte alla pm Laura Liguori avrebbe confermato quanto espresso dalla preside, ma sottolineando di non essersi sentita né umiliata né molestata dagli atteggiamenti del professore. Nei prossimi giorni verrà ascoltata anche l'altra studentessa coinvolta. Intanto, per il momento il docente continua a insegnare e si dice fiducioso di riuscire a dimostrare la propria buona fede. Secondo la sua versione dei fatti, infatti, le parole affettuose, i soprannomi e le attenzioni avrebbero rappresentato un modo più confidenziale di insegnare. Un approccio, quindi, totalmente frainteso dalle studentesse e dalla preside.