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di Margherita Paolini
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professore di scuole medie indagato con l'accusa di adescamento di minore. Aveva contattato infatti studentessa su Facebook e lei ha raccontato lo strano comportamento del prof ai Carabinieri

Arriva dalla provincia di Brescia la storia riguardante un prof che avrebbe tentato di adescare su Facebook una sua alunna minorenne. L’ennesima notizia, questa, riguardante i pericoli che si corrono in rete. La giovane studentessa, insospettita e anche infastidita dall’atteggiamento del prof, ha deciso di parlare e raccontare la vicenda ai Carabinieri. Ora l’insegnante è indagato con l’accusa di adescamento di minore come si legge su un giornale locale.

ATTENTI AL PROF- Un professore d’età compresa tra i 30 e i 40 anni il protagonista di questa storia. Un insegnante titolare di cattedra in una scuola e impiegato per una supplenza in un altro istituto del bresciano. Sembra che abbia contattato su Facebook una delle sue alunne per ragioni del tutto esterne al contesto scolastico e per niente collegate ad un motivo strettamente professionale.

LA DENUNCIA- La giovane studentessa di scuole medie immediatamente avverte qualcosa di strano nell’atteggiamento del suo insegnante e così racconta tutto alle forze dell’ordine. Ora i Carabinieri insieme al sostituto Procuratore Amelia Anna Samek, dopo aver sequestrato i pc del docente, stanno tentando di far luce su questa vicenda. Il prof dal canto suo si è discolpato affermando che il trattamento riservato all’alunna era motivato da un intento puramente conoscitivo al fine di approfondire e comprendere le cause di alcuni atteggiamenti della giovane nei confronti dei suoi compagni.

FACEBOOK: PROF AMICO O NO- In Italia, d’altra parte, gli studenti spesso e volentieri entrano in contatto con i propri professori sui social network: 1 su 10 li accetta tra gli amici secondo un sondaggio di Skuola.net. Ma gli usi e gli abusi da parte di alunni e docenti possono esistere. Per questo nel 2013 In Germania insegnanti e studenti non possono stringere amicizia. Almeno sui social network. Il divieto è diventato legge nella Land della Renania-Palatinato per volontà del Ministro dell’Istruzione tedesco.

Margherita Paolini

Data pubblicazione 14 Aprile 2014, Ore 10:57 Data aggiornamento 14 Aprile 2014, Ore 11:01
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