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Ieri, 9 Gennaio, è stato approvato dal consiglio dei Ministri e firmato dal Capo dello Stato il decreto legge che prevede la separazione del MIUR in due dicasteri distinti, uno per l’Università e la ricerca e l’altro per l’Istruzione. La pratica è stata svolta molto rapidamente, e è uscita in Gazzetta Ufficiale già stanotte. Il DL stabilisce che: “Gli incarichi dirigenziali comunque già conferiti presso l’amministrazione centrale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto continuano ad avere efficacia sino all’attribuzione dei nuovi incarichi”. Se vuoi scoprire quali saranno le novità più importanti, leggi i prossimi paragrafi!
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Il MIUR si spacchetta: nascono il MI e il MUR
Il Miur quindi subirà una divisione sostanziale. La sigla si “sdoppierà” per dare il nome a due nuovi dicasteri: il MI, cioè il ministero che si occuperà dell’Istruzione (fino quindi alla scuola secondaria di secondo grado) avrà due dipartimenti, mentre il MUR (Ministero dell’Università e Ricerca) si avvarrà di un segretariato, come spiega Tuttoscuola. A capo di questi due nuovi complessi vedremo Lucia Azzolina per la Scuola e Gaetano Manfredi per Università e ricerca. Per quanto riguarda il lato amministrativo, entro il 30 aprile il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si occuperà della suddivisione delle risorse del Miur. Due terzi di queste ultime verranno assegnate all'Istruzione mentre un terzo sarà indirizzato al ministero dell’Università. I regolamenti su risorse umane e le indicazioni per un’organizzazione definitiva verranno discusse entro il 30 giugno. Ventiquattro delle 30 direzioni generali verranno assegnate alla parte relativa alla Scuola, compresi i due capi dipartimento. Al Ministero dell’Università e la Ricerca verranno affidate 6 direzioni, incluso il segretario generale.Susanna Galli