
Queste le parole del nuovo Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara al programma radiofonico Tutti in classe su rai Radio 1. Parole a cui però è arrivata la replica da parte dell'Unione degli Studenti:"Il merito non è uno strumento per dare un’opportunità a tutti i ragazzi, non è un ascensore sociale ma è un rafforzamento della logica del privilegio e del clima competitivo e meritocratico già fortemente radicato nelle nostre aule".
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Il Ministro assicura che gli studenti verranno ascoltati
Durante la trasmissione radiofonica Tutti in classe su rai Radio 1, il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha spiegato che:"Il merito non va considerato l'antitesi, il contrapposto dell'eguaglianza sociale, al contrario: abbiamo una scuola fatta di profonde diseguaglianze, l'ascensore sociale si è bloccato da anni, chi arriva da difficili condizioni difficilmente riesce e migliorare il suo stato. Questo anche perchè la scuola non è messa in condizione di poter aiutare realmente le famiglie a sciegliere: talvolta un percorso professionalizzante può essere la chiave per il successo futuro del proprio figlio".Dopo, viste le varie manifestazioni studentesche degli ultimi giorni, ha rassicurato che gli studenti verranno ascoltati promettendo una soluzione per l'orientamento dove "abbiamo trovato una situazione di grande confusione e di grande stallo" e sottolineando l'importanza degli istituti tecnici professionali che "sono l'asse portante per costruire una filiera che dia una prospettiva a chi sceglie la scuola professionale, che non può avere l'unico sbocco nel mondo del lavoro ma deve proseguire in un percorso identico rispetto al modello universitario, come avviene in Germania".
La replica degli studenti
Parole a cui è giunta la pronta replica da parte dell'Unione degli Studenti, la coordinatrice nazionale Bianca Chiesa intanto ha ribadito che:"Al ministro rispondiamo chiaro e forte che noi le proposte per una scuola diversa le abbiamo già fatte a seguito degli Stati Generali della scuola abbiamo presentato alla Camera il Manifesto della scuola pubblica e quest'anno siamo stati più volte davanti al Ministero dell'Istruzione per presentare i 5 pilastri imprescindibili per ripensare la scuola dalle fondamenta".Parole a cui si va ad aggiungere l'invito a scendere in piazza il 18 novembre:"Se il Ministro Valditara vuole ascoltare gli studenti, che convochi il Forum delle Associazioni Studentesche, che scenda in piazza il 18 novembre a dare risposte concrete agli studenti in lotta. Noi non faremo un passo indietro, continueremo a lottare in ogni scuola per un'istruzione migliore, gratuita e accessibile a tutti e tutte e il 18 novembre saremo nelle piazze di tutto il paese a ribadire che ora decidiamo noi".
Paolo Di Falco