5' di lettura 5' di lettura
gite scolastiche proposta verdi e SIIn questi giorni, tra i temi caldi che ruotano intorno alla scuola, quello sui viaggi d'istruzione ha decisamente catturato la scena. Nell'ultimo periodo si è molto discusso dei costi legati alle gite scolastiche, in relazione alla recente impennata dei prezzi.
L'inflazione non ha risparmiato nemmeno le agenzie di viaggi che, come tutti d'altronde, hanno aumentato le tariffe.

L'aumento dei prezzi ha contribuito ad evidenziare quelle differenze economico-sociali che in certi casi emergono con forza: così le classi si ritrovano divise, tra chi può permettersi di partecipare alla gita e chi, invece, è costretto a rimanere a casa per indisponibilità economica. Ma le gite scolastiche sono parte integrante dell'offerta formativa: un momento di apprendimento e di crescita, sia scolastica che personale. Per questo, Verdi e Sinistra Italiana hanno presentato in Parlamento una proposta di legge per istituire un fondo destinato alle gite scolastiche.

La proposta di Verdi e SI

La proposta di legge – che ha già raccolto numerose adesioni online - si articola su tre punti chiave. L’articolo 1 prevede l’istituzione del fondo di solidarietà per i viaggi di istruzione presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito che lo ripartisce, sulla base dell’Indice di disagio sociale, tra i diversi istituti di scuola superiore. Le scuole potranno erogare il contributo agli studenti con un ISEE massimo di 35mila euro e, qualora il fondo dovesse non essere sufficiente a coprire tutte le domande, il Consiglio d'Istituto può deliberare di utilizzare contributi volontari delle famiglie. Le scuole devono permettere a tutti gli studenti che vogliono prendere parte ai viaggi di istruzione di potervi partecipare.

La Carta dei Giovani spendibile nelle gite scolastiche

A questo scopo, l’articolo 2 estende l’utilizzo della Carta della cultura giovani ai viaggi di istruzione. Si tratta di uno dei due nuovi strumenti che hanno sostituito il vecchio bonus 18app, destinati a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35mila euro, ed è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età. Tradizionalmente, la misura può essere utilizzata utilizzata per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo; libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale; musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva; titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali; nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro, di danza o di lingua straniera. La proposta di legge mira ad inserire in questo elenco anche i viaggi di istruzione.

Gratuità dei libri di testo

Non solo. L’articolo 3 prevede l’estensione della gratuità dei libri di testo per tutti gli studenti che frequentano fino all’ultimo anno di obbligo scolastico e appartenenti a nuclei familiari con ISEE fino a 35mila euro. Al momento infatti - secondo quanto previsto dall’articolo 27 della legge n. 448 del 1998 - sono i comuni a provvedere, attraverso le risorse statali, alla copertura delle spese per l’acquisto dei libri di testo per gli studenti meno abbienti delle scuole dell’obbligo e secondarie superiori. Tuttavia, la definizione delle modalità di ripartizione di tali risorse tra i comuni spetta alle singole regioni: di conseguenza, ciò implica una totale disomogeneità nella distribuzione geografica delle risorse economiche. Si va dai 200 euro di alcune regioni agli 800 euro di altre, da tetti ISEE di 10mila euro per alcune regioni a tetti ISEE di 30mila euro per altre. La legge mira quindi a superare questi divari che tendono ad aumentare le disuguaglianze tra studenti.