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Giornata mondiale contro l'omotransfobia circolare ministero polemicaDomani, 17 maggio, è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia e anche la scuola sarà interessata a svolgere un'analisi sull'argomento, come richiesto dalla circolare ministeriale che chiede di "Creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali".

Un provvedimento che ha subito fatto andare su tutte le furie alcuni esponenti politici, tra cui il sottosegretario all'istruzione, Rossano Sasso.
"A scuola non è possibile fare propaganda gender almeno fino a quando non ci sarà una legge a consentirlo" - ha protestato.

Giornata contro l'omofobia: il MI chiede un approfondimento sul tema a scuola

"In occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale[...] i docenti e le scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitati a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali".

Con queste parole il MI, mediante una circolare inviata a tutte le scuole italiane, ha fatto richiesta di sensibilizzare gli studenti sul tema delle discriminazioni, proprio durante la Giornata contro l'omofobia, riconosciuta dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite sin dal 2004.

"No alla propaganda di genere a scuola": la critica del sottosegretario Sasso

Nonostante all'interno della circolare ministeriale sia stato caldamente consigliato un approfondimento dei temi legati alle discriminazioni, per il sottosegretario all'istruzione Rossano Sasso, questa sarebbe solo un modo alternativo per portare "la propaganda gender delle scuole". Un'idea fuori contesto per l'esponente della Lega che critica aspramente la scelta: "La circolare del ministero dell’Istruzione con cui si invitano i docenti di ogni grado a trattare il tema delle discriminazioni non deve essere il cavallo di Troia per taluni personaggi ideologizzati affinché si possa fare propaganda gender". Sasso, inoltre, ricorda che bisogna avere rispetto dei genitori e del patto educativo di corresponsabilità che, secondo quanto afferma, verrebbe meno di fronte alla discussione di determinati temi. "A scuola non è possibile fare propaganda gender almeno fino a quando non ci sarà una legge a consentirlo. La Lega si opporrà sempre a questo squallido tentativo di strumentalizzare i nostri alunni. Giù le mani dai nostri bambini" - conclude.