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Scuola

L'Italia ha ospitato il G20 dell'Istruzione a Catania, nella suggestiva cornice del Monastero dei Benedettini, ora sede universitaria. Durante la riunione si è parlato di come ripensare la scuola dopo la pandemia, attuando una decisa lotta alla dispersione scolastica e un maggiore interscambio tra mondo dell'istruzione e quello del lavoro.

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La Dad non può sostituire la scuola in presenza

Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, al termine della giornata di lavori, ha parlato in conferenza stampa anche del ritorno in classe a settembre: "20 Paesi convengono che bisogna riportare a scuola, tutti, pur senza avere paura del digitale che può servire ad allargare le relazioni, ma non può sostituire i docenti e la presenza". Molto dipenderà, però, ancora dall'andamento dei contagi: "L’obiettivo è tornare tutti insieme in presenza, ma la pandemia non è finita e ci vuole cautela, stiamo dialogando con la sanità. C’è un problema di trasporti. Il Cts ci dirà quali sono i limiti. Dobbiamo garantire sicurezza a scuola, ma anche fuori. E organizzare le attività didattiche in modo più articolato, con strutture più presenti sul territorio".

Nessuno sia lasciato indietro

Importante, in base a quanto emerso dalla riunione, sarà stringere un'alleanza tra mondo della scuola e mondo del lavoro per ridurre la dispersione scolastica: "I danni sul sistema educativo e nel passaggio al mondo del lavoro sono evidenti in tutti i Paesi, e come uscirne ora è idea condivisa: massicci investimenti per non lasciare indietro nessuno", ribadisce il ministro dell'Istruzione.

Rivedere le carriere dei docenti

Spazio anche al ruolo dell'educazione civica nella lotta alla dispersione che passa attraverso l'aumento del numero dei docenti e del loro incremento stipendiale: "Siamo riusciti a mantenere lo stesso numero di docenti - sottolinea Bianchi - migliorando il rapporto docenti-studenti. Ho rifiutato la diminuzione dei docenti, ma dobbiamo cambiare la qualità della scuola. Io sono per una scuola a tempo pieno". Spiegando anche che per realizzare quest'ultimo punto arriveranno investimenti dal PNRR: "Ci sono 4 miliardi e rotti per asili nido, le differenze cominciano lì. Questo richiede personale e il fatto che, numeri alla mano, siamo riusciti a mantenere tutto il personale, anzi avremo 6mila docenti in più di sostegno". E sulla questione stipendi anticipa: "Occorre ripensare seriamente alle carriere dei docenti. Gli insegnanti italiani sono pagati meno degli altri insegnanti OCSE così come i dirigenti scolastici. Bisogna ridare dignità e forza degli insegnanti, mestiere cruciale".
Data pubblicazione 23 Giugno 2021, Ore 11:50
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