
Questa mattina, invece, su 80 alunni totali, soltanto 8 si sono presentanti in classe. Il tutto in segno di protesta contro l’amministrazione locale, colpevole di tenere al freddo i ragazzi in classi che non superano i 15°. I genitori avevano più volte cercato di contattare le istituzioni e metterle in guardia per il troppo freddo, gli appelli lanciati però nei giorni scorsi, così come nei mesi scorsi e negli anni passati, non hanno impedito la situazione odierna.
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La lettera dei genitori all’amministrazione di Genova: “La nostra pazienza è finita”
Oltre ad aver portato e trattenuto a casa i propri figli nella giornata odierna, il comitato genitori della scuola elementare ha anche scritto una missiva all’amministrazione cittadina, indirizzata in particolar modo all’assessore comunale ai Lavori Pubblici, e al suo collega con la delega alle Manutenzioni, così come ai rispettivi uffici e i tecnici, a cominciare dall’Ufficio Calore.Nella lettera, riportata da La Voce di Genova, i mittenti annunciano la protesta e l’intenzione di non mandare a scuola i propri figli, perché, nonostante le promesse fatte negli scorsi mesi, il riscaldamento non è mai entrato appieno in funzione: “Da anni chiediamo interventi sul plesso per renderlo adeguato al secolo in corso, abbiamo sempre cercato il dialogo, ma ottenuto solo promesse disattese e chiacchiere. Ogni anno chiediamo che venga alzato il riscaldamento perché, in assenza di interventi, è l’unico modo per mantenere il clima nelle aule sopportabile per i nostri bambini.”
Questa situazione non è nuova, ma si ripete ogni inverno, costringendo gli alunni a presentarsi a scuola sempre più imbottiti e senza la possibilità di togliersi il cappotto o di levare i guanti durante le lezioni: “Ogni anno dobbiamo sperare che il meteo sia benevolo in modo da non dover vestire i bambini come se dovessero andare in settimana bianca. Ogni anno dobbiamo fare il balletto delle temperature, come se fosse sempre la prima volta, come se non facendo nulla qualcosa potesse essere migliorato”.
La lettera continua quindi con le dure accuse perpetrate dai genitori nei confronti della pubblica amministrazione, incapace, secondo loro, di assicurare un ambiente vivibile ai bambini della scuola elementare: “Ci si riempie la bocca con waterfront, funicolari e quant’altro faccia sensazione, ma a fine 2022 non siete capaci di dare un ambiente accettabile a bambini da 6 a 10 anni, alcuni fragili per cui si dovrebbe avere un’attenzione maggiore.”
I genitori quindi concludono il testo, evidenziando la frattura profonda tra cittadini e istituzioni, che ha portato finanche a trattenere a casa i propri figli per cercare di mandare un forte messaggio: “Questa giornata a casa ci pesa enormemente, noi abbiamo a cuore l’istruzione dei nostri figli, ma abbiamo a cuore anche la loro salute e da malati non possono certo imparare. Se siamo arrivati a tanto, è perché da queste parti, nella periferia della periferia, l’assenza e l’inconsistenza delle istituzioni è ormai intollerabile. Ma i nostri bambini sono uguali agli altri. Noi prendiamo atto che non c’è alcun interesse dell’amministrazione verso la nostra comunità, ma voi prendete atto che la nostra pazienza è finita”.
La risposta del Comune di Genova alla protesta dei genitori
La questione non è passata inosservata e ha spinto il Comune di Genova a redigere un comunicato, fruibile sulla pagina web istituzionale, nel quale è stato assicurato che questa mattina i tecnici del Comune sono intervenuti sull’impianto di riscaldamento della scuola primaria.In particolare, in risposta alla segnalazione e alla protesta dei genitori, è stata aumentata la potenza del funzionamento della caldaia estendendo anche l’orario di accensione della stessa, in modo da ottenere una temperatura adeguata nelle aule scolastiche.
Il comunicato quindi prosegue con le parole dell’assessore alle Politiche dell’Istruzione Marta Brusoni, come riporta Ansa, il quale spiega che la competenza sul riscaldamento delle scuole elementari è del Comune e invita i cittadini a segnalare qualsiasi anomalia, affinché episodi come quello della scuola in questione non si ripetano: “Al Comune di Genova compete la gestione del riscaldamento scolastico fino alla secondaria di primo grado Invito i dirigenti scolastici a segnalare al Comune eventuali malfunzionamenti, in modo da poter assicurare un intervento tempestivo" , si legge. Nella scuola elementare della vicenda, "valuteremo l’installazione di sensori aggiuntivi in quanto la scarsa coibentazione dell’edificio rende difficile la regolazione dell’impianto di riscaldamento.”
Marta Brusoni quindi conclude e sottolinea l’impegno amministrativo già previsto per il 2023 di efficientamento energetico di qualche decina di scuole elementari: “Il benessere dei bambini e dei ragazzi è un tema sul quale il Comune di Genova pone una particolare attenzione, per questo nel corso del 2023 sono in previsione lavori di efficientamento energetico in una trentina di scuole”.
Lucilla Tomassi