
Un preoccupante caso di dispersione scolastica ha portato a una serie di denunce in diverse località Lazio. I Carabinieri, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e i Dirigenti Scolastici della regione, hanno infatti individuato bene 122 bambini e ragazzi tra i 6 e i 16 anni che non si sono presentati a scuola nemmeno una volta da settembre a oggi.
Sono così stati denunciati 124 genitori, nelle zone di Civitavecchia, Ostia e altri comuni a Nord della Capitale, per non aver rispettato l’obbligo scolastico.
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Il monitoraggio fa scattare le denunce
L’inchiesta è partita con un monitoraggio a tappeto che ha coinvolto 141 scuole tra elementari, medie e superiori. E il bilancio finale è stato clamoroso: 38 istituti hanno registrato assenze ingiustificate da parte di minori, con un totale di 122 studenti segnalati per dispersione scolastica.
Questi ragazzi, in totale, avrebbero accumulato ben 4939 giorni di assenza senza un motivo reale.
Tra gli studenti segnalati, alcuni non si sono proprio mai presentati in classe, mentre per altri sono state registrate assenze superiori ai 90 giorni.
Genitori denunciati per inosservanza dell'obbligo scolastico
Le indagini hanno portato alla denuncia, come detto, di 124 genitori, accusati di non aver rispettato l’obbligo dell’istruzione, che impone per legge a ogni minore di frequentare la scuola (almeno fino ai 16 anni).
La violazione di questa norma, prevista dall’art. 570-ter del codice penale, prevede sanzioni penali per chi esercita la responsabilità genitoriale e non adempie agli obblighi previsti per l’istruzione dei figli.
Il problema della dispersione scolastica
La dispersione scolastica, ricordiamo, rappresenta un serio rischio non solo per il futuro educativo degli studenti, ma anche per la loro inclusione sociale. Le assenze ingiustificate, infatti, possono portare a gravi interruzioni nel percorso formativo, con ritardi o addirittura l’abbandono totale della scuola.
Questo fenomeno è un campanello d’allarme per il possibile insorgere di problematiche più gravi, come il disagio sociale, che rischiano di coinvolgere i ragazzi a lungo termine.