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eugenio montale

Sono passati quarant’anni dalla morte di Eugenio Montale, uno dei massimi poeti italiani del ‘900 e tra i padri della poetica del negativo in Italia. Molto celebre tra gli studenti che hanno il piacere di leggere le sue opere tra il quarto e il quinto anno di liceo, il poeta è tornato alla ribalta delle cronache grazie all’Istituto tecnico commerciale “Vittorio Emanuele” di Genova che, tramite la propria biblioteca, ha reso nota la pagella dell’ultimo anno di scuola del futuro premio Nobel per la letteratura 1975, esposta in questi giorni al Salone Orientamenti 2021 di Genova.

E non a caso, Montale e i suoi voti in pagella sono lo specchio della coerenza.

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Montale e quel 5 in chimica

Tra i massimi esponenti della poetica del negativo, Montale esprimeva nelle sue opere la corrosione del “male di vivere”; probabilmente nel farlo ripensava a quel 5 in chimica nel primo trimestre, poi recuperato agli scrutini finali. L’insufficienza in chimica sembra essere l’unica macchia nel percorso di studi del giovane poeta e testimoniava la su avversità per le materie scientifiche, nonostante suo padre fosse proprietario di una ditta di prodotti chimici.

Talento per la letteratura: Montale compie il suo destino già da ragazzo

Il destino a volte ha il suo modo di farsi vivo, ma Montale rivela fin dall'adolescenza la sua vocazione e il suo interesse per la letteratura e le lingue straniere, come testimoniano i brillanti voti agli scrutini finali: 9 in italiano scritto, 8 in italiano orale, 8 in inglese e francese.

Non solo, Montale si distingue anche nelle altre materie, come testimoniano il 7 in diritto civile e 8 in fisica, economia politica, storia e calligrafia.