6' di lettura 6' di lettura
divieti scuola

Chi si lamenta che le nostre scuole negli ultimi anni hanno assunto regole sempre più restrittive in relazione all’adeguatezza di un abbigliamento consono, sobrio ed equilibrato rispetto al luogo dove si è, alle pettinature troppo bizzarre e fuori dal comune o all'impiego dei piercing, di sicuro non conosce ancora i divieti più assurdi che invece sono stati imposti nelle scuole di tutto il mondo!

Parole tabù: la lista nera

A New York è stata stilata una lista di parole tabù che non devono essere usate in alcun modo perché considerate offensive nei confronti della sensibilità altrui.

Peccato che si tratta di parole di uso comune imparate da tutti sin dall’infanzia e che ognuno di noi usa tranquillamente da quando era bambino, in ogni contesto. Tra queste, anche se la lista ne conta molte all'interno, meritano di essere menzionate: ‘Dinosauro’, vietato perché rimanda alle teorie evolutive che potrebbero offendere i creazionisti; ‘Compleanno’, perché i testimoni di Geova non lo festeggiano e questa parola potrebbe essere irrispettosa verso un credo religioso diverso; ‘Extraterrestre’ perché potrebbe alterare troppo la fantasia dei soggetti più sensibili e esaltabili.

Abbracciare e tenersi per mano? No grazie!

Alcune scuole statunitensi e inglesi hanno vietato gli abbracci fra gli studenti per evitare ogni tipo di contatto fisico.
In diverse scuole del Tennessee hanno vietato invece di tenersi per mano poiché tale gesto, apparentemente banale e innocente, è stato invece considerato come il preludio dell’attività sessuale.

Scarpe al bando: non solo gli Ugg, i noti stivaletti ‘da eschimese’ ma anche le proprie!

Avete presente quei buffi stivaletti, caldi e morbidi, in stile ‘eschimese’ molto di moda fra le ragazze negli ultimi anni? Ecco, qualunque ragazza ne avesse, non potrebbe indossarli in molte scuole degli USA ed in qualche liceo italiano! Perché? Semplice, giacché proprio questa scarpa, grazie alla sua comodità e larghezza, è diventata per molti studenti il nascondiglio perfetto dei propri smartphone, il cui uso è severamente vietato durante le lezioni e i compiti in classe.
E se credete di averle sentite proprio tutte in materia di scarpe, dovete sapere invece che in molte scuole americane, per ragioni di igiene è vietato indossare le proprie, che devono essere invece sostituite con quelle infortunistiche fornite dalla scuola stessa.

No alla musica rock!

Ai fini del rendimento scolastico, alcuni atenei americani hanno vietato l’ascolto della musica rock in quanto ritengono che questo genere musicale distolga dall’apprendimento.

E per i prof…no alla penna rossa!

Un compito pasticciato di rosso, pieno di correzioni da parte del prof,è all’ordine del giorno per tutti gli studenti del mondo! Ma in centinaia di scuole però, sembra che ne sia stato vietato l’uso a causa della natura ‘aggressiva e minatoria’ dell’inchiostro rosso.
E allora in che modo un prof potrebbe correggere e segnare gli errori nei compiti? Con penne di inchiostro diverso dal colore rosso, come ad esempio il verde, il rosa o il giallo.
Insomma, con un compito segnato in ‘stile arcobaleno’, i voti bassi, 'arcobaleno' anch’essi, siamo sicuri che saranno più digeribili dagli studenti?

Vincere? Giammai!

Ricordate tutti la celebre frase di Pierre de Coubertin ‘L’importante non è vincere ma partecipare’? Ecco, sembra che alcuni istituti vogliano così tanto evitare di alimentare la competizione fra i giovani, da vietare ai propri studenti di vincere, nonostante questo possa rappresentare allo stesso tempo un freno alla possibilità di tirare sempre fuori il meglio.

Come si chiama il tuo migliore amico? Nessuno!

È davvero così discriminante avere un migliore amico? Per una scuola inglese evidentemente sì dal momento che ha vietato agli studenti la libertà di avere preferenze e particolari affinità in amicizia proprio per contenere eventuali rischi di emarginazione e scongiurare così la minaccia del bullismo. Chissà poi se questa soluzione ha funzionato!

Vietate le bici senza codice!

Gli studenti che vogliono essere ecologici e allo stesso tempo sportivi spostandosi con la bicicletta, per poterla portare all’interno di molti istituti e università devono prima contrassegnarla con un numero o un codice espressamente fornito dalla scuola stessa a cui sono iscritti. In caso contrario, tutte le biciclette prive del contrassegno scolastico, vengono rimosse poiché senza ne è vietata la sosta nell’area di pertinenza dell’istituto.

Giulia Onofri