
Con l’arrivo della primavera e delle belle giornate di sole chi non sognerebbe di fare lezione all'aperto? Quella che agli studenti di oggi, abituati a rimanere inchiodati ad un banco dentro un’aula per ore, potrebbe sembrare un’idea bella ma utopica, è invece divenuta una vera e propria proposta avanzata da Italo Farnetani, pediatra e docente presso la Libera Università Ludes di Malta.
Se infatti da una parte le lezioni in presenza, ancora al 50%, sono importanti per il percorso formativo degli studenti, dall’altra però bisogna necessariamente fare i conti con la diffusione del virus, ancora molto preoccupante. Il ritorno a scuola infatti non è un dato da sottovalutare poiché rappresenta un alto fattore di rischio.
Per questo, è importante pensare a soluzioni concrete che possano scongiurare il pericolo della creazione di nuovi focolai nelle scuole, e la proposta di Italo Farnetani vuole porsi proprio in questa direzione.
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I benefici della didattica all’aperto: più sicurezza e buonumore
A riportare la notizia di questa proposta innovativa è Tecnica della Scuola che chiarisce il pensiero del medico sull’importanza di fare didattica all’aperto come misura di contenimento della curva epidemiologica.Se infatti la stagione invernale non permette di concretizzare una simile proposta, Farnetani ne auspica la sua attuazione con l’arrivo della primavera, quindi “da marzo o al massimo dopo Pasqua”.
Si tratta di una didattica già sperimentata con successo nei Paesi nordici, maggiormente attenti e sensibili a stabilire un contatto diretto con la natura, un'idea che potrebbe essere anche essere emulata dalle scuole italiane.
I benefici di una simile iniziativa, dal punto di vista medico, sono innegabili: i raggi Uv infatti, più forti nei mesi primaverili, permettono di “sintetizzare la vitamina D, accumularla e sfruttarla per il prossimo inverno”.
Inoltre, Farnetani chiarisce anche che le attività all’aria aperta hanno implicazioni positive anche sull’umore dei ragazzi grazie alla “stimolazione della serotonina” che favorisce “un effetto antidepressivo”, essenziale dopo mesi di chiusure, restrizioni e distanziamento sociale.
Insomma, considerati gli interessanti benefici prospettati, dopo il rientro dalle vacanze pasquali (quindi dopo il 6 aprile), Farnetani auspica che la sua proposta possa davvero essere presa in considerazione. L'unica raccomandazione del pediatra ad un simile scenario didattico, è quella sull’uso della crema solare per proteggersi da un’esposizione troppo prolungata ai raggi del sole.
Guarda il video con i consigli per svolgere la Dad in sicurezza: