3' di lettura 3' di lettura
Scuola, quarantena in Dad solo per i non vaccinati? La proposta
L’anno scolastico non è ancora iniziato e il ministero dell’Istruzione è al lavoro con il Comitato Tecnico Scientifico per definire le modalità del rientro tra i banchi di scuola previsto a settembre.
Dopo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e l’appello ai docenti ancora non immunizzati del ministro Bianchi, l’Associazione nazionale presidi è ritornata a pronunciarsi sull’accelerazione del piano vaccinale per gli studenti dai 12 anni in su, proponendo in Italia il modello che la Francia seguirà da settembre.

Guarda anche

Rientro a scuola, la proposta dell’Associazione nazionale presidi

Non si è ancora arrivati ad un punto d’incontro per quanto riguarda le modalità di rientro tra i banchi di scuola previsto a settembre. Se l’obiettivo del ministero dell’Istruzione era quello di garantire la didattica in presenza a tutto il mondo scuola, l’attuale situazione epidemiologica e la diffusione massiccia delle varianti sembrerebbero mettere in pericolo tale possibilità. Al centro del dibattito generato negli scorsi giorni vi è proprio lo stato di avanzamento del piano vaccinale, ora esteso anche agli studenti dai 12 in su. Come riporta Tgcom24, l’Associazione nazionale presidi si è espressa in merito richiamando il modello che la Francia adotterà a settembre per evitare il ritorno in Dad per tutti gli studenti. Antonello Giannelli, presidente dell’associazione, ha infatti fatto sapere che riproporre in Italia quanto pensato per la Francia “è un'ipotesi percorribile ma prima devono cambiare il protocollo sanitario della gestione delle quarantene, elaborato dall'Iss, che risale all'anno scorso”.

Rientro a scuola, il modello francese e gli obiettivi dell’Italia

Attraverso un annuncio fatto a Radio France Info, il ministro dell’Istruzione francese, Jean-Michel Blanquer, ha fatto sapere alla nazione che da settembre ad andare in didattica a distanza (e in quarantena) saranno solo i soggetti non vaccinati che scopriranno di essere stati a contatto con un positivo in classe o fuori dalle mura scolastiche. Tutti gli altri studenti vaccinati, i liceali e gli alunni della scuola media, invece, resteranno in classe. Per aderire al modello francese l’Italia dovrebbe comunque contare su un’alta percentuale di studenti vaccinati: ad oggi solo 700mila studenti tra i 12 e i 19 anni hanno ricevuto la prima dose, su una platea di 4 milioni e 600mila soggetti. L’obiettivo italiano per settembre vedrebbe il 60% della fascia 12-19 vaccinata con una platea di circa 2 milioni di studenti, numeri non ancora raggiunti per attuare la proposta del modello francese.