
L’anno scolastico non è ancora iniziato e il ministero dell’Istruzione è al lavoro con il Comitato Tecnico Scientifico per definire le modalità del rientro tra i banchi di scuola previsto a settembre. Dopo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e l’appello ai docenti ancora non immunizzati del ministro Bianchi, l’Associazione nazionale presidi è ritornata a pronunciarsi sull’accelerazione del piano vaccinale per gli studenti dai 12 anni in su, proponendo in Italia il modello che la Francia seguirà da settembre.
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Rientro a scuola, la proposta dell’Associazione nazionale presidi
Non si è ancora arrivati ad un punto d’incontro per quanto riguarda le modalità di rientro tra i banchi di scuola previsto a settembre. Se l’obiettivo del ministero dell’Istruzione era quello di garantire la didattica in presenza a tutto il mondo scuola, l’attuale situazione epidemiologica e la diffusione massiccia delle varianti sembrerebbero mettere in pericolo tale possibilità. Al centro del dibattito generato negli scorsi giorni vi è proprio lo stato di avanzamento del piano vaccinale, ora esteso anche agli studenti dai 12 in su. Come riporta Tgcom24, l’Associazione nazionale presidi si è espressa in merito richiamando il modello che la Francia adotterà a settembre per evitare il ritorno in Dad per tutti gli studenti. Antonello Giannelli, presidente dell’associazione, ha infatti fatto sapere che riproporre in Italia quanto pensato per la Francia “è un'ipotesi percorribile ma prima devono cambiare il protocollo sanitario della gestione delle quarantene, elaborato dall'Iss, che risale all'anno scorso”.