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decreto ristori scuola 2021

La pandemia ha colpito duramente la scuola e gli studenti, proprio per questo dal Ministero di Viale Trastevere e dalla Ministra dell’Istruzione Azzolina arrivano proposte e interventi per sostenere i ragazzi che ne hanno bisogno.

Infatti il prossimo Decreto Ristori, come riportato da OrizzonteScuola, dovrebbe contenere le misure e la copertura finanziaria per interventi che nelle ultime settimane sono stati al centro del programma della Ministra Lucia Azzolina. Scopriamo quali sono le proposte che a breve dovrebbero essere approvate nel Decreto Ristori riguardanti la scuola.

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Il Ministero dell’Istruzione e la Ministra Azzolina contano di inserire nel prossimo Decreto Ristori anche dei fondi indirizzati alla scuola. Nello specifico, sarebbero previsti almeno 250 milioni di euro dedicati a sostenere sostanzialmente tre interventi:
  • corsi di recupero per gli apprendimenti persi a causa di troppa Dad;
  • istituire la corsia preferenziale per i tamponi agli studenti e ai docenti citata dall’intesa pre-natalizia con i governatori;
  • incrementare il supporto psicologico ai ragazzi provati dall’emergenza-Covid.

Queste ingenti fondi, spiega Il Sole 24 ore, andrebbero a sommarsi ai primi 5 milioni inseriti nel precedente Decreto Ristori, convertito in legge prima di Natale.

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Questi aiuti infatti si inseriscono all’interno di un quadro allarmante: secondo l’indagine, consegnata alla Ministra Lucia Azzolina e realizzata dal Centro Studi del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), nell’ambito delle attività congiunte con il Ministero dell’Istruzione per dare supporto alle istituzioni scolastiche durante l’emergenza, 6 studenti su 10 vogliono la scuola in presenza. In modo particolare, si legge nelle agenzie, il 63% dei ragazzi fra 14 e 19 anni tiene “molto” alla didattica in presenza. Oltre il 54% ne soffre “molto” la mancanza. La scuola è associata a socialità, crescita, confronto, mentre le lezioni a distanza a fatica, stress, noia. Infine si registra anche un sensibile calo della “fedeltà” alla partecipazione alle lezioni a distanza: l’86% dei giovani intervistati dichiara infatti di aver seguito tutte le lezioni a distanza durante il lockdown, mentre ora la quota scende al 70%.
E quindi, come riportato da TecnicadellaScuola, è stata la stessa Ministra Azzolina a rispondere a questi preoccupanti dati: “Ringrazio il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi per lo studio realizzato. Sono dati che devono farci riflettere e guidare il nostro operato. Uno spaccato di come i nostri ragazzi stanno vivendo questo momento. In questi mesi abbiamo dato alle scuole risorse per promuovere attività di sostegno psicologico per fare fronte a situazioni di insicurezza, stress, ma anche paura e tristezza fra gli studenti e il personale. Porteremo avanti questo tipo di attività, in collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Anzi, le rafforzeremo. Non possiamo infatti assolutamente sottovalutare gli aspetti psicologici di questa crisi e che cosa voglia dire, per i nostri giovani, la prolungata mancanza di una socialità sana, come quella che si vive a scuola”. Dunque i fondi per il supporto psicologico per i ragazzi sono essenziali per un ritorno alla normalità degli studente imprescindibile dalla sfera psicologica ed emotiva dei giovani.