
Nuova settimana e nuovo aggiornamento sui colori delle Regioni che indicano le restrizioni per contenere il contagio da Covid-19. Purtroppo non ci sono notizie positive. Le varianti circolano in modo sostenuto nel Paese e i casi sono risaliti negli ultimi giorni.
Ecco il quadro aggiornato.
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Covid: le Regioni che hanno cambiato colore
Ci sono tre regioni che da lunedì diventeranno arancioni e due, invece rosse. Le regioni arancioni sono Lombardia, Piemonte e Marche, mentre le regioni rosse saranno Basilicata e Molise. Quest'ultima regione ha chiesto espressamente al governo di essere inserito nella fascia con le maggiori restrizioni (così come aveva richiesto la Sicilia qualche settimana fa). La Liguria, con dati da giallo, ha lasciato la zona arancione ed è passata a quella gialla.
Covid, sulla scuola è scontro: Puglia, Campania e Marche chiudono le scuole
La scuola ritorna al centro dell'attenzione per l'emergenza Covid. Le varianti sono più aggressive tra i giovani e il CTS nei prossimi giorni, su richiesta del ministro dell'Istruzione e delle Regioni, darà un parere sull'eventualità di misure più restrittive per contenere la nascita di focolai riconducibili all'ambito scolastico. A questo proposito il direttore generale del Ministero della Salute, Gianni Rezza, è chiaro: "La Didattica in presenza è una priorità da tutelare se la situazione epidemiologica lo consente. In presenza di focolai o varianti la chiusura è una misura che deve essere considerata, dobbiamo essere pragmatici". Intanto nelle Marche e in Campania si chiudono le scuole. Nel territorio marchigiano il presidente Acquaroli ha deciso per la sospensione dell'attività didattica in presenza fino al 5 marzo (decisione ufficiale con ordinanza emanata). Il presidente De Luca, invece, in un'infuocata conferenza stampa, ha emanato un'ordinanza per la chiusura delle scuole dal 1° marzo. Una decisione forte, volta a tutelare il personale scolastico impegnato nella vaccinazione. Nonostante un braccio di ferro con il Tar, il governatore della Puglia Emiliano ha emanato una nuova ordinanza con cui si dispone dal 24 febbraio e sino al 14 marzo 2021 la didattica digitale integrata al 100%.
Chiusura scuole per Covid: la situazione regione per regione
- Lombardia Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza che prevede l’istituzione di una zona arancione ‘rafforzata’ per tutta la provincia di Brescia e ai comuni di Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso (provincia di Bergamo) e Soncino (provincia di Cremona), con la chiusura delle scuole d’infanzia, elementari e medie sino al 2 marzo, salvo eventuale proroga.
- Piemonte Firmata l'ordinanza per l'istituzione della zona rossa per i seguenti comuni: Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore, Druogno, Re (Verbano Cusio Ossola) oltre al Comune di Cavour (Torino), dal 27 febbraio al 5 marzo 2021, con didattica a distanza per tutte le scuole.
- Liguria Il 23 febbraio la Liguria ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nei distretti sanitari di Sanremo e Ventimiglia dal giorno 24 febbraio al giorno 5 marzo 2021 (compresi).
- Bolzano A Merano, San Pancrazio, Rifiano e Moso in Passiria, didattica a distanza fino al 7 marzo. Didattica a distanza fino al 28 febbraio, salvo proroga, per tutte le scuole di ogni ordine e grado, mentre da lunedì 1° marzo dovrebbero riaprire le scuole dell’infanzia e le scuole primarie, ad eccezione di quelle dei comuni citati sopra. Didattica a distanza fino al 14 marzo, invece, per le scuole secondarie di I e II grado.
- Emilia Romagna Dal 25 febbraio all’11 marzo è prevista la zona arancione scuro per 14 comuni con didattica a distanza al 100% dalla scuola primaria: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio oltre a quelli confinanti in provincia di Ravenna ovvero Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme. Anche la provincia di Bologna, dal 27 febbraio, è zona ‘arancione scuro’, con scuole chiuse da lunedì 1 marzo per due settimane ad eccezione della scuola dell’infanzia e dei nidi. Anche le province di Ravenna, Rimini e il Cesenate adotteranno una zona arancione ‘rafforzata’, per due settimane con dad attivata per tutti gli alunni dai 3 anni in su.
- Umbria A decorrere dal 1 marzo 2021 e fino al 5 marzo 2021 nel territorio dei comuni della Provincia di Perugia le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Nei comuni della Provincia di Terni le attività didattiche delle scuole secondarie di secondo grado sono svolte in presenza nella misura del 50% della popolazione studentesca. Su tutto il territorio regionale è consentita l’attività in presenza per gli studenti delle classi quinte ai fini dell’effettuazione delle prove INVALSI.
- Lazio Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato un’ordinanza che prevede la zona rossa nei Comuni di Colleferro, Carpineto Romano dal 21 febbraio 2021 e per i successivi 14 giorni. Lo stesso provvedimento è stato adottato per il Comune di Torrice (Frosinone) che passa alla didattica a distanza dalla seconda media per 14 giorni a partire dal 24 febbraio. Nel frosinate zona rossa dal 27 febbraio per 14 giorni anche per il Comune di Monte San Giovanni Campano.
- Marche Nelle Marche, il presidente della Regione Acquaroli ha firmato un’ordinanza per disporre la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori da sabato 27 febbraio fino al 5 marzo.
- Molise Da lunedì 1° marzo, la Regione entra in zona rossa con Dad dalla seconda media. A Campobasso sospese le attività didattiche in presenza degli istituti scolastici di ogni ordine e grado fino al 7 marzo.
- Sicilia Disposta la zona rossa per San Cipirello e San Giuseppe Jato, qui sono sospese sino all’11 marzo tutte le attività scolastiche in presenza. A Enna scuole chiuse dalle primarie fino al 13 marzo.
- Sardegna Zona rossa nel Comune di San Teodoro. A Budoni disposta la chiusura di tutte le scuole, fino a nuovo ordine. A Olbia sono state chiuse 4 scuole.
- Toscana Misure restrittive per il Comune di Cecina (Li) e Dad a partire dalla seconda media da giovedì 25 febbraio fino a venerdì 5 marzo. Sospesa l’attività in presenza per tutte le scuole a Castiglion Fiorentino (Arezzo) dal 26 febbraio al 6 marzo. Anche le province di Siena e Pistoia passeranno in zona rossa dal 27 febbraio. Chiudono le scuole di ogni ordine e grado anche a Siena e ad Arezzo.
- Puglia Firmata l’ordinanza che dispone che dal 24 febbraio e sino al 14 marzo 2021 il 100% delle attività scolastiche sia svolto in
- Campania Il governatore della Regione, Vincenzo De Luca, ha firmato l'ordinanza che prevede la sospensione in tutte le scuole delle attività didattiche in presenza dal prossimo 1° marzo fino al 14 marzo.
- Basilicata Dal primo marzo la Basilicata diventerà zona rossa. Con decorrenza dal 1 marzo 2021 e fino al 5 marzo 2021 la scuola sarà in Dad al 100%.
- Abruzzo Il presidente della Giunta Regionale ha firmato un’ordinanza regionale che stabilisce che a decorrere dal 01 marzo 2021 e sino a diverso provvedimento, le attività scolastiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. "Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza per lo svolgimento di attività laboratoriali o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".
- Calabria Il presidente della Regione ha firmato una nuova Ordinanza per prorogare sino al 13 marzo 2021 la limitazione della didattica in presenza a non più del 50 per cento degli studenti delle scuole superiori di secondo grado.
Il governatore della Lombardia ha firmato una nuova ordinanza riguardante la proroga (sino al 3 marzo 2021) della zona rossa per i Comuni di Bollate (MI), Viggiù (VA) e Mede (PV): le scuole tornano in Dad.
L’ordinanza dispone la sospensione delle lezioni in presenza anche per i ragazzi delle classi seconde e terze medie delle province di Ancona e Macerata.
modalità digitale integrata (DDI), riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori, o degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali; le scuole dell’Infanzia, le Istituzioni scolastiche del ciclo primario e i CPIA ammettono in presenza tutti gli alunni che non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata; Le scuole superiori ammettono in presenza tutti gli studenti che non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe.