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ritorno scuola proporoga
Fonte foto Facebook

Nonostante il 3 aprile si avvicini, sembra sempre meno probabile, anzi pare ormai impossibile, la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado. Da giorni, ormai, le voci su una proroga della chiusura degli istituti scolastici si rincorrevano e solo oggi, attraverso le parole del Premier Conte, è arrivata una "conferma"’ anche se al momento nulla è dettato da un decreto, quindi l’ufficialità ancora non c’è.

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Chiusura delle scuole verso la proroga

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il Presidente del Consiglio, sottolineando l’importanza e la necessità delle misure restrittive fin qui adottate, che potrebbero diventare più stringenti se non saranno rispettati i divieti in vigore, ha infatti dichiarato “I provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza”. Stando quindi alle parole di Conte, la chiusura verrà prorogata e gli studenti non torneranno tra i banchi prima di Pasqua. Il rientro potrebbe addirittura slittare di molto. Tra le ipotesi, nessuna delle quali è stata confermata da fonti ufficiali è bene ricordarlo, ce ne sono diverse: secondo alcune la campanella potrebbe tornare a suonare subito dopo le vacanze pasquali, altre invece fissano il rientro a scuola a maggio. Si tratta, ovviamente, sempre di supposizioni. Prima di prendere una decisione il Premier ha assicurato che sarà “determinante il parere degli scienziati, i migliori sul mercato e di cui ci stiamo avvalendo, visto che non rincorriamo i sondaggi ma abbiamo in qualche modo, doverosamente, ceduto il passo alla comunità scientifica, che in alcuni momenti della storia può anche guidare le decisioni politiche”. E proprio il comitato scientifico,attraverso le pagine di ‘Repubblica’ fa sapere che “Non ha senso aprire prima di 60 giorni”. Insomma, agli studenti non resta che aspettare l’ufficialità per scoprire quando potranno tornare in classe.

Maturità 2020, come potrebbe essere

A seguire con maggiore ansia e apprensione la situazione legata alla riapertura delle scuole sono certamente i maturandi. Per loro, infatti, la maturità subirà qualche variazione rispetto agli anni passati. Anche in questo caso nulla ancora è stato reso ufficiale ma pare che non saranno obbligatorie, per sostenere l’esame di Stato, né le Prove Invalsi né l’alternanza scuola lavoro. La Ministra dell’istruzione Azzolina, al lavoro per definire il tutto, ha sottolineato che si terrà conto della “situazione di emergenza” ma che la Maturità 2020 “sarà un esame serio”. Intanto gli studenti chiedono che la commissione sia composta solo da commissari interni, ad eccezione del presidente. Per scoprire come sarà l’esame di Stato ai tempi del COVID-19 non resta che attendere l’ufficialità del Ministero, nel frattempo ai maturandi non resta che studiare!