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Il coronavirus ha portato alla chiusura delle scuole da giorni, così studenti e professori si stanno organizzando per portare avanti i programmi scolastici anche se non possono entrare fisicamente in classe.

La cosa sorprendente è che l'emergenza ha spinto gli istituti a organizzarsi a tempo di record con forme di insegnamento a distanza. Ma l'emergenza sanitaria ha avuto anche un altro effetto: ha inciso profondamente sui programmi scolastici e su alcuni punti fermi della didattica. Come nel caso de "I Promessi Sposi". In che modo? Scopriamolo insieme.

Il Coronavirus cambia anche il programma scolastico di italiano

I docenti stanno facendo del loro meglio per garantire continuità agli studenti confinati a casa ormai da giorni. Impossibile ovviamente evitare del tutto di parlare di attualità, del virus che sta paralizzando il Paese e dei contagi che si susseguono. E quindi moltissimi insegnanti di letteratura italiana hanno deciso di adattarsi alla situazione, mettendo mano al proprio programma, in particolare inserendo un capitolo del classico letterario 'I Promessi Sposi' che finora era stato spesso trascurato. Stiamo parlando del capitolo 31, il cui riassunto sul portale Skuola.net nelle ultime ore ha subito un incredibile picco di visualizzazioni, indice del fatto che gli studenti siano stati indirizzati proprio verso lo studio di questo passaggio. Come mai?

Capitolo 31 dei Promessi Sposi: il contagio

Il capitolo 31 de 'I Promessi Sposi' spesso non viene analizzato a fondo, tuttavia leggendolo in questi giorni spicca una netta somiglianza con la situazione attuale. Il capitolo in questione tratta infatti della diffusione della peste a Milano avvenuta nel 1630, di come all’inizio l’intera comunità sia stata restia ad accettare la natura infettiva e pericolosa del contagio, attribuendo in un primo momento le vittime alla carestia dell’anno precedente, e in seguito a delle persone maligne identificate come untori, spinte da motivi politici ed economici a diffondere il morbo all’interno della popolazione milanese. Solo in un secondo momento si riuscì a identificare la malattia e a circoscriverla: questi passaggi ti ricordano forse qualcosa?