
E' stato così, durante le vacanze natalizie 2023, per oltre due terzi degli studenti, stando all'ultima indagine svolta dal portale Skuola.net. Solo 1 studente su 4, infatti, ha affermato di avere ricevuto tutte le assegnazioni per casa prima dello stop delle lezioni.
-
Leggi anche:
- Al liceo Plinio nasce lo sportello contro la violenza di genere, e non sarà solo per studenti
- Lascia la Germania per tornare a insegnare in Italia ma rimane senza stipendio
- A scuola fanno meno di 10 gradi, gli studenti si rifiutano di entrare
Compiti a sorpresa: i genitori dicono basta
Tutti gli altri, invece, hanno dovuto fare i conti con diverse sorprese. Per il 45% si è trattato di piccole integrazioni, che comunque non andavano a inficiare sulla mole di lavoro, ma quasi un terzo del campione (il 27%) si è ritrovato a gestire un carico sostanzioso di compiti assegnati nel bel mezzo delle feste. Proprio negli scorsi giorni erano circolate decine di testimonianze via social: la meno tempestiva è stata una professoressa senese, che ha assegnato 10 esercizi di matematica il 4 gennaio. E non sono mancate le polemiche, soprattutto da parte dei genitori e delle famiglie.Per questo motivo, l'Associazione Genitori Toscana (A.Ge.Toscana) ha indirizzato una nota a tutti i Presidenti e i Consiglieri d'Istituto nella quale vengono sollecitati affinché apportino modifiche al regolamento d'istituto: “Vi scriviamo per informarvi - si legge nella circolare - che sono giunte numerosissime segnalazioni di compiti assegnati durante il weekend e, quel che è più grave, il giorno di Natale. Ma non solo: pure per Santo Stefano, il 30 dicembre e, fanalino di coda, addirittura il 4 gennaio. Quando dovrebbero fare i compiti i nostri figli? E che succede se la famiglia è fuori per qualche giorno? Come i docenti rivendicano la disconnessione, anche gli alunni ne avrebbero diritto!” tuonano i genitori.
“Può succedere che in classe non funzionino il computer o la connessione - dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente di A.Ge. Toscana - però è possibile dettare i compiti agli studenti senza aspettare la sera, il weekend o addirittura le vacanze. Molti genitori hanno auspicato la disobbedienza civile, ma ci è sembrato opportuno intervenire sollecitando un intervento da parte dei Consigli d’istituto, in modo da fare chiarezza e non esporre genitori e alunni a situazioni oltremodo spiacevoli”.