
Rompi o danneggi un oggetto della scuola? Lasci l’aula in disordine e piena di sporcizia? Non sarà qualcun altro a rimediare per te. In un istituto di Pordenone, il regolamento scolastico prevede infatti che debbano essere gli studenti stessi ad applicarsi per risolvere eventuali danni. E non solo in termini economici.
L'educazione al rispetto degli spazi comuni e degli oggetti altrui deve passare anche per la scuola: è questa considerazione ad aver spinto un liceo di Pordenone a responsabilizzare gli studenti, che in caso di danno non dovranno solo risarcire la scuola, ma anche rimboccarsi le maniche per pulire e riordinare.
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Il regolamento d’istituto
La cura degli spazi e degli ambienti scolastici, in cui gli studenti si immergono ogni giorno, è una questione seria, spesso trascurata o affrontata con superficialità. Se a risolvere i danni economici sono i genitori, è giusto che a risolvere quelli pratici siano gli studenti. Almeno così la pensa il dirigente scolastico dell'istituto friulano. Così, all’articolo 7 del regolamento di istituto, viene detto chiaramente che gli studenti colpevoli di aver danneggiato il materiale scolastico sono tenuti a risarcirne il costo. Ma non è finita qui. Per coinvolgere attivamente gli studenti, il liceo prevede che a rimediare ai danni siano proprio questi ultimi, attraverso attività di pulizia, riordino e, qualora ci fosse possibilità, anche di riparazione. Con la supervisione del personale ausiliario, gli studenti dovranno perciò porre rimedio ai loro stessi danni, fuori dall’orario scolastico.
L’iniziativa
‘Il Gazzettino’ riporta le parole della della preside del liceo, che ha affermato: “Non abbiamo inventato nulla di nuovo, ma questa misura aiuta i ragazzi a prendere coscienza delle proprie azioni. Capiscono cosa significa lavorare per riparare a un danno causato”. La preside ha anche ricordato il caso di uno studente della scuola che si è volontariamente offerto di pulire l’aula dopo averla danneggiata. L’iniziativa sembra, quindi, sortire effetti positivi sulla comunità scolastica. E anche i genitori sembrano avere accolto favorevolmente il progetto.