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Virgilio occupato, gli studenti: "Chi rompe paga". E il ministro: "Il mio intervento è servito" articolo
Fonte foto: Il Giornale

La giornata di ieri si è conclusa con una nuova occupazione. Questa volta ci troviamo al liceo 'Virgilio' di Milano, dove ragazze e ragazzi hanno deciso di bloccare le lezioni per i più disparati motivi: dalle valutazioni al modello didattico, passando per l'edilizia scolastica, e fino ad arrivare alla guerra in Medio Oriente.


Visti i precedenti degli scorsi mesi, però, questa volta gli studenti hanno deciso di adottare una sorta di regolamento interno per gestire l'occupazione del suolo scolastico. L'iniziativa ha riscosso anche il plauso del Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

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Occupare sì, ma con criterio

Alle ore 5:00 del 19 febbraio studentesse e studenti si erano riversati nell'istituto per dare il via all'occupazione. Il sentore dell'imminente blocco delle lezioni era nell'aria già da giorni e forse anche per questo il preside dell'istituto aveva deciso di dormire all'interno della scuola. Una mossa che ha spiazzato solo inizialmente ragazze e ragazzi. Infatti, dopo essersi imbattuti nel dirigente scolastico i giovani hanno dato vita a una vera e propria trattativa con il preside: alla fine a spuntarla sono stati proprio gli studenti che hanno ottenuto il 'permesso' di occupare per due giorni e una notte.

L'occupazione si farà (tutt'ora è in atto) ma con le dovute maniere. Gli studenti hanno infatti fissato una sorta di regolamento interno per gestire eventuali criticità. Iniziata l'occupazione, gli studenti del 'Collettivo Autonomo Virgilio' hanno diffuso una nota: “Da questo momento la scuola sarà la nostra casa e ce ne prenderemo cura in quanto tale, responsabilizzando tutti i nostri compagni e compagne a prendersi cura degli spazi in cui viviamo". Così fra le regole, oltre alnon far entrare gli esterni”, spunta: “Non fare né danni né scritte: chi rompe paga”.

Nel mirino degli studenti il modello di valutazione (per cui viene chiesta una 'riforma alternativa dell'insegnamento'), l’edilizia scolastica, il caro-vita di Milano e la situazione in Palestina. L’iniziativa è mirata a protestare contro l’attuale sistema scolastico“Questa decisione non la abbiamo presa per opporci alla presidenza della nostra scuola, ma principalmente per un malessere condiviso dall’intera componente studentesca verso le istituzioni. In questi giorni ci stiamo riappropriando dei nostri (scritto in caratteri cubitali) spazi di apprendimento, per portare avanti un modello di scuola alternativo costruito a forma di studente”.

 

Valditara: “La scuola è patrimonio degli stessi studenti”

Dopo i danni registrati nel corso dell'ultima occupazione del liceo 'Severi' (70mila euro di danni e scuola inagibile per tre settimane) il Ministro Valditara aveva espresso parole dure verso le iniziative studentesche di questo tipo. Il regolamento adottato dagli studenti del Virgilio, invece, è stato ben accolto dal numero uno di viale Trastevere che in una nota ha precisato: “Accolgo con soddisfazione il fatto che gli studenti del collettivo del Virgilio di Milano si siano dati delle regole per la loro occupazione, partendo dal presupposto che la scuola è patrimonio innanzitutto degli stessi studenti, che deve essere rispettata e tutelata contro i vandali, riaffermando il principio che “chi rompe paga”. Parlare chiaro con i ragazzi è giusto, il mio duro intervento dopo la devastazione al liceo Severi di Milano è evidentemente servito. Spiace che alcuni adulti invece abbiano confuso il diritto di protestare con quello di devastare. Due cose molto diverse per ogni persona di buon senso”.

Data pubblicazione 20 Febbraio 2024, Ore 8:28
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