
La matematica: un enigma per alcuni studenti, un incubo per molti altri, a cui la sola parola 'problema' fa venire i brividi. Il recente rapporto dell'Ocse svela un dato per nulla sorprendente, ma senza dubbio allarmante: gli studenti italiani sono quelli che soffrono più ansia per la matematica.
Tutti loro sono in buona compagnia perché il rapporto, dal titolo 'Il triangolo dell'apprendimento permanente: strategie, motivazione e fiducia in se stessi' ha indagato sul rapporto che i 15enni di tutto il mondo hanno con questa disciplina scientifica, evidenziando come per quasi tutti la matematica rappresenti l'ostacolo più grande sul proprio percorso scolastico.
Il rapporto Ocse
Il focus Ocse si basa sull’indagine Pisa 2022 e offre uno sguardo globale sulla relazione tra gli studenti e la matematica. Quanto emerso non lascia spazio a dubbi: in 33 paesi su 36, l’ansia per problemi, equazioni algebriche e via dicendo, è aumentata rispetto all'ultima rilevazione datata 2012.
In Italia, i ragazzi che si sentono in difficoltà con la matematica sono passati dal 43% al 48%, superando di gran lunga la media Ocse del 39%. Un dato che piazza l’Italia in cima alla classifica europea, affiancata solo dalla Bulgaria. Uscendo fuori dall'Europa, i livelli di ansia sono ancora più alti in paesi asiatici come la Tailandia (62%) o sudamericani come il Brasile (57%).
Ciò che colpisce è che questa apprensione non deriva dalla paura di un brutto voto, ma dal dubbio sulle proprie capacità: il timore di non comprendere i concetti o di non trovare le soluzioni. È un'insicurezza che, evidentemente, pesa sempre di più sugli studenti italiani.
Matematica bestia nera, studenti sempre più in difficoltà
La matematica, notoriamente 'bestia nera' di molti studenti, sembra diventare sempre più indigesta. Nonostante i tentativi di migliorare l’insegnamento e motivare i ragazzi, c’è una evidente disconnessione tra l’impegno richiesto e la fiducia che gli studenti hanno nelle loro possibilità.
Secondo l'Ocse, solo il 35% degli studenti crede di poter migliorare i propri risultati in matematica attraverso lo studio e l’impegno, un dato molto lontano dal 58% che si dice fiducioso in generale riguardo alle proprie capacità.
Non è quindi un caso che i paesi asiatici, pur con livelli elevati di ansia, investano molto nella cosiddetta “mentalità di crescita”, ossia l’idea che il duro lavoro possa portare a risultati concreti sul lungo periodo.
Tuttavia, anche lì i numeri non sono troppo rassicuranti: i dati che arrivano da Singapore e dalla Corea del Sud, pur attestandosi sotto il 40%, mostrano come la matematica sia un problema comune agli studenti di tutto il mondo.