
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, prende visione di quanto riportato dal rapporto della fondazione e si dice pronto a intervenire.
Stando alle sue dichiarazioni, i cambiamenti in cantiere interesseranno due aree tematiche: l’orientamento e l’insegnamento della matematica.-
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Fondazione Rocca: il rapporto
“Al governo chiediamo una prospettiva lunga”, afferma Gianfelice Rocca, Presidente della fondazione Rocca, “perché sono cambiati troppi Ministri ma i numeri della scuola non sono cambiati”. Questo è infatti quanto emerso dal rapporto della fondazione che, dal 2001, promuove e supporta senza scopo di lucro varie attività di solidarietà sociale in Italia.Scuola, i numeri da cambiare. Questo è il titolo del rapporto in questione. 120 pagine di grafici e dati che dimostrano come, dal 2010 al 2020, la scuola italiana non è andata incontro a nessun importante miglioramento. La stasi sembra infatti regnare sovrana, nonostante le risorse stanziate dopo i tagli del 2008 e i molti cambiamenti legislativi che si sono succeduti.
La dispersione implicita (studenti con diploma ma senza competenze) sempre al 7,3%; un’età media degli insegnanti che, con i suoi 50,2 anni, è la più alta tra i Paesi europei; la differenza del 15% che separa la preparazione del nord da quella del sud; il massimo salariale raggiungibile solo dopo 39 anni di servizio; una spesa pubblica per la scuola al di sotto di quella media europea. I dati, per la fondazione Rocca, parlano chiaro.
Una lettera alle famiglie e una matematica meno astratta
Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, non rimane nell’ombra. Dopo aver recepito i dati del rapporto si dice pronto al cambiamento, innanzitutto facendo ripartire l’ascensore sociale, che “è bloccato dal ’75. Ci sono oltre un milione di posti di lavoro non coperti e le imprese non trovano le competenze adeguate”.Il Ministro fa sapere che sono due le aree di interesse su cui vuole apportare cambiamenti e migliorie. Il primo è quello dell’orientamento. Entro la fine di dicembre, Valditara si impegna a mandare una lettera alle famiglie degli studenti di terza media in cui esporrà i dati delle opportunità scolastiche e lavorative presenti nell'area di residenza.
“Voglio un’alleanza per il merito”, spiega il Ministro, “che risolva i problemi concreti, vorrei che passassimo dalla scuola della selezione sociale a quella della valorizzazione dei talenti, che non perda chi ha un’intelligenza pratica e non astratta”.
Questa dichiarazione si lega poi direttamente con la seconda area di interesse, ovvero l’insegnamento della matematica. “Basta con l’insegnamento astratto, ci vuole una formazione sempre più personalizzata con un docente che si faccia carico di coloro che hanno difficoltà e di coloro che sono studenti eccezionali”.