
Tradizione vuole che gli studenti iscritti al quinto anno delle superiori celebrino i cosiddetti 100 giorni, da cui parte ufficialmente il countdown per l’esame di Maturità. Quest’anno la ricorrenza è caduta lunedì 11 marzo e, come di consuetudine, non sono affatto mancati i festeggiamenti.
Ma spesso l’eccitazione gioca brutti scherzi e si tende a esagerare.
Proprio questo è successo ad Ascoli, dove uno studente ha passato il limite lanciando una bomba carta che ha ferito un altro studente, come riportato dal ‘Corriere Adriatico’.
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Bomba carta a scuola, la preside: “Quando si esagera e si va oltre un limite, noi non lo possiamo accettare”
L’episodio, avvenuto di fronte scuola, è di una certa gravità. Ecco quello che è successo: nella foga dei festeggiamenti, uno studente ha pensato bene di lanciare una bomba carta. Così, senza pensarci più di tanto. L’esplosione, molto violenta, ha ferito uno studente 18enne a una gamba, oltre a stordire altri due ragazzi presenti. L’episodio è stato quindi portato all’attenzione delle forze dell’ordine che sono accorse sul posto per i dovuti accertamenti. L’autore del gesto adesso rischia la denuncia penale.
“La giornata è andata in modo diverso rispetto ai nostri due istituti”, ha spiegato la preside, fa sapere il ‘Corriere Adriatico’. “Al liceo artistico la situazione è stata molto tranquilla, con gesti scaramantici e goliardici che si sono svolti nella tranquillità e nella pacatezza. Il sale è stato lanciato, ma non ci sono stati problemi. Allo Scientifico, con un numero maggiore di studenti, dovuto anche al vicino liceo delle scienze umane e dell’istituto Industriale, la situazione è stata differente. C’è stato un gruppo numeroso più aggressivo che ha creato disordini”.
Continua la dirigente scolastica: “Questo non va bene perché è una mancanza di rispetto verso gli altri. Abbiamo chiamato i carabinieri perché non riuscivamo a gestire questa situazione: c’erano talmente tante persone attrezzate di sale e altro materiale, che come scuola, non potevamo fare nulla”. Prosegue: “Quando si esagera e si va oltre un limite di rispetto, di educazione, noi non lo possiamo accettare. Nei giorni precedenti avevo chiesto un comportamento adeguato ai nostri studenti, abbiamo scritto anche una lettera a loro, ma tutto questo non è avvenuto”.