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Le frasi dei prof diventano cartelloni: studenti denunciano body shamingStudenti e studentesse di un famoso liceo di Roma hanno indetto un’assemblea straordinaria per parlare di un argomento scomodo: le offese e le discriminazioni rivolte agli alunni direttamente dal corpo insegnanti.

Fonte foto: Open

Come racconta ‘La Repubblica’, i ragazzi e le ragazze hanno quindi appeso, lungo i corridoi della scuola, dei cartelloni in cui venivano riportate alcune delle espressioni utilizzate proprio dai docenti.

Insulti e body shaming da parte degli insegnanti

Gli studenti e le studentesse del liceo protestano contro gli insegnanti, che avrebbero rivolto ai ragazzi parole offensive di vario genere.
Per farlo hanno mostrato le foto dei cartelloni appesi ai muri dei corridoi, con sopra le parole decisamente fuori luogo dei docenti: Non mi sono mai ubriacata, sarà per questo che non mi hanno mai stuprata. O ancora: “Se ti vesti così è ovvio che i professori ti guardano”, Tu con quel collare da cane. Poi il body shaming: “Con quei denti non ti vorrà mai un ragazzo”, oppure “Con queste gambe non troverai mai un uomo”. Ma la lista delle citazioni non finisce qui: “abdurre significa ‘aprire’, come fanno troppo spesso le ragazze di oggi”, “Dovresti proprio andare in palestra”, fino ad arrivare anche alla salute mentale: Che palle questa, con gli attacchi di panico.

La comprensione della preside: “Le parole hanno un peso e possono essere come pietre”

“Pretendiamo che il rapporto tra studenti, corpo docente e preside sia basato su un rispetto bilaterale e che abbia come finalità quella di formare individui maturi e consapevoli e non quella di sminuirci e farci sentire inadeguati”, afferma il collettivo femminista della scuola, come riportato da ‘La Repubblica’. “Per questo ieri abbiamo lanciato un’assemblea straordinaria”.

All’incontro hanno presenziato anche la preside dell’istituto in compagnia di alcuni docenti. E lo scambio ha avuto in qualche modo l’effetto desiderato: “L’assemblea, dopo varie condivisioni di esperienze e dibattiti, si è conclusa con un interesse da entrambe le parti a far evolvere il percorso iniziato al fine di trovare una soluzione a quelli che sono i problemi all’interno della nostra scuola”, secondo il collettivo.

Come infatti sottolinea la preside, le parole hanno un peso e possono essere come pietre, per questo è importante soppesarle. Ma è anche vero che “è importante anche l’intenzionalità. Per questo alcuni docenti hanno chiesto di far notare loro le frasi che possono aver infastidito gli studenti e le studentesse senza che però se ne rendessero subito conto”. E dalle parole si vorrà passare ai fatti, affinché nessuno possa sentirsi nuovamente offeso: “Con una delegazione di ragazzi capiremo come muoverci.