Giulia.Onofri
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Quadri di fine anno scolastico

Gli ultimi faticosi giorni di scuola procedono fra compiti in classe e interrogazioni dell’ultimo minuto per recuperare insufficienze o semplicemente per alzare a media. Non tutti gli studenti, però, potrebbero riuscire nell'intento. Sono molti infatti quelli che temono il debito a fine anno o peggio, una bocciatura.

Ma quali sono i criteri che ne stabiliscono l’assegnazione? Conta solo la media aritmetica? E se uno studente ha la media del 5 e mezzo in una materia, avrà un 6 o un 5 a fine anno? Vediamo di capirlo.

Indice

  1. Come viene decisa la promozione o la bocciatura?
  2. Promozione o sospensione del giudizio con il 5.5?

Come viene decisa la promozione o la bocciatura?

Il consiglio di classe in sede di scrutinio finale discute sull’andamento della classe e ovviamente dei profili di ciascuno studente. È questa la sede infatti in cui viene deciso il ‘destino’ degli studenti.

Il primo fattore che determina la bocciatura è sicuramente la media dei voti, scritti e orali, in tutte le materie: se uno studente sarà brillante in tutte le materie la possibilità della bocciatura sarà pari a zero, mentre se invece a fine anno presenterà diverse carenze, di solito tre o quattro, soprattutto gravi (sotto al 5 quindi) il rischio potrebbe aumentare.

Ma la media dei voti non è certo l’unico elemento che il consiglio di classe prende in considerazione: un altro voto fondamentale e per niente trascurabile, è sicuramente quello in condotta che viene deciso da tutti i docenti in modo collegiale.

Questo soprattutto alla luce delle nuove stringenti regole del 2025: il giudizio sul comportamento dovrà essere sufficiente (almeno 6/10) per non incorrere nella bocciatura. E per chi sarà alle prese con la Maturità, il 6 in condotta si traduce in un compito extra, con i candidati che dovranno portare una elaborato critico sul tema della cittadinanza attiva e solidale che verrà discussa in sede di colloquio orale.

Anche se i voti per ciascuna materia sono proposti da tutti i docenti singolarmente, sarà poi l’intero collegio a decidere quello che comparirà sul quadro di fine anno. I voti, insomma, sono ‘proposti’ dal docente ma ratificati o modificati anche dal consiglio di classe.

Un altro fattore che può risultare determinante è quello del limite di assenze consentite durante l’anno. È necessaria infatti la presenza per almeno tre quarti del monte ore complessivo; detto in altri termini, per chi avesse superato il 25% delle assenze la bocciatura sarà automatica.

Sarà il dirigente ad accordare o negare la non ammissione all’anno successivo o all’Esame di Stato, qualora lo studente appartenesse al quinto anno delle superiori. La deliberazione può avvenire anche secondo il criterio della maggioranza: in tal caso tutti i docenti voteranno con voti favorevoli e non, e in caso di parità il voto del dirigente avrà un doppio valore.

Promozione o sospensione del giudizio con il 5.5?

Come già detto, tutto quello che viene stabilito durante gli scrutini di fine anno per ogni studente, è deciso collegialmente.

Se uno studente ha una media del 5.5, sarà bocciato, promosso o avrà un debito da risanare a settembre? Difficile rispondere con certezza a questa domanda poiché, a parte la media aritmetica, di matematico ed ovvio non c’è proprio niente!

I voti proposti dai docenti, oltre a tener fede alla media aritmetica, devono anche tenere conto della costanza nello studio e dei progressi fatti dall’inizio dell’anno, come conferma anche l’articolo 6/2 dell’Ordinanza Ministeriale n.92: "Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati”.

Spetterà dunque ai docenti, in base a tutti questi fattori esterni alla media aritmetica, decidere se portare quel 5.5 al 6 e quindi alla piena sufficienza, o se 'congelarlo' e sospendere il giudizio con il debito da sanare a settembre.

Se dunque per le scuole superiori viene adottato il debito come ultima possibilità di ammissione, nelle medie, invece, qualora sia stata accordata la promozione nonostante il mancato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede a corredare il documento di valutazione di fine anno con una specifica nota a tale riguardo.

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