
Il bambino, che frequenta una scuola elementare nel pavese, è stato bersaglio di insulti e offese da parte delle sue maestre, che in una chat whatsapp lo apostrofavano con epiteti non all'altezza del ruolo che ricoprono. A segnalarlo è stata la mamma dello studente, anche lei insegnante nello stesso istituto, che ha presentato un esposto alla dirigente, al ministero dell’Istruzione e al provveditorato.
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Studente bullizzato dalle maestre: una ripicca verso la madre
Stando alle parole della mamma dello studente, alla base dei comportamenti delle colleghe ci sarebbero delle tensioni sul lavoro risalenti allo scorso anno. Una sorta di vendetta nei confronti della madre dell'alunno quindi, anche se a pagare è stato quest'ultimo. A scoprire le chat è stata proprio la docente-mamma, come racconta al Corriere della Sera: ”Verso la fine di febbraio una collega mi ha chiesto di dare un’occhiata a un computer perché stava dando dei problemi. Come spesso accade, si è aperta l’applicazione Whatsapp, lasciata attiva. In un gruppo in cui interagivano una docente, referente della dirigenza, e altre due colleghe, ho letto il cognome di mio figlio e ho voluto approfondire”.Consultando la chat, la docente si è detta poi basita dagli epiteti usati dalle colleghe nei confronti di suo figlio: ”Ho fatto lezione, e quando i bambini sono andati via, ho guardato tutte le chat. Ho continuato a farlo per i tre giorni successivi. Mi è bastato digitare il nome di mio figlio: decine di messaggi con vocali pieni di insulti. Mio figlio descritto come un bambino sporco, che arrivava a scuola senza essere lavato e con gli abiti sudici”
Non solo, le maestre incriminate erano solite “pedinare” virtualmente i profili social della collega e del marito, deridendoli quotidianamente nella chat. Una vera e propria ossessione che nasce da una volontà di vendicarsi della collega, come lei stessa rivela: ”Lo bullizzavano per ripicca. Il bersaglio ero io che avevo preso le distanze da certi loro comportamenti che non mi appartengono”. Adesso la docente vuole andare fino in fondo alla faccenda, chiedendo provvedimenti disciplinari esemplari per le colleghe.