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bimba cacciata da scuola

Succede in una scuola primaria di Lago, in provincia di Cosenza. La bimba frequenta la classe seconda e nel mese di agosto era risultata positiva al Covid. Nonostante però la bambina fosse guarita già il 1 settembre, 20 giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico, e in possesso di tampone negativo, la Preside della scuola le ha negato l’accesso alla scuola. La motivazione? L’assenza del certificato di revoca dalla quarantena.

Bimba cacciata da scuola: la burocrazia come ostacolo

Fermo restando che la documentazione richiesta non è obbligatoria, in quanto costituirebbe una violazione della privacy, la famiglia della giovane alunna ha comunque provveduto a fornirla. Ciò nonostante, i genitori della bambina hanno ricevuto un nuovo diniego da parte della Preside che invece pretendeva la PEC dell’ordinanza dal sindaco. A quel punto la madre della bambina si è rivolta direttamente al sindaco, Enzo Scanga, che ha fornito la documentazione richiesta alla scuola.

Lo choc della bambina e la denuncia della madre

Ora che la questione è stata risolta e la bimba può tornare in classe, la piccola non vuol più tornare. Infatti, secondo quanto affermato dalla madre, la studentessa è rimasta traumatizzata da quanto accaduto: “Tutti i giorni rivive l’incubo e la paura di essere cacciata da scuola solo per aver avuto il Covid, inoltre ha avuto un fortissimo attacco di panico”, queste le parole della madre, riportate dal “Secolo d’Italia”.
Data pubblicazione 30 Settembre 2021, Ore 12:06
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