
A riportare la notizia è ‘Fanpage’. Si tratta di Silvia Sardone e Vanessa Ragazzoni. Secondo le due leghiste, infatti, l’inno partigiano sarebbe “diventato l’inno della sinistra per eccellenza”.
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Bella ciao: canzone dal valore storico intrinseco o simbolo politico?
È una questione ciclica, che di tanto in tanto ritorna saltando agli onori della cronaca. Non è infatti la prima volta che si discute di “Bella ciao” in ambito scolastico. L’inno dei partigiani divide, tra chi gli riconosce un valore storico al di là della sua rappresentatività politica e chi, invece, lo identifica come simbolo di un certo orientamento politico di sinistra. Di quest’ultima opinione le due leghiste, che non vedono affatto di buon occhio l'esibizione canora in programma per la recita di fine anno, in quanto dimostrerebbe “l'intrusione della politica a scuola abbia un orientamento preponderantemente di sinistra”.Come fa sapere ‘Fanpage’, la consigliera regionale Silvia Sardone e la sua collega del Municipio 2 di Milano non si sono limitate alle parole. Si sono infatti affrettate a diffondere un comunicato stampa, con l’obiettivo di chiedere al Comune di Milano “un intervento immediato per fermare questa propaganda”. Ricordiamo però che il comune in questi casi può far ben poco, dato che le scuole ricadono sotto la giurisdizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito.