
Il libro di Walter Veltroni, "La più bella del mondo", dedicato alla Costituzione italiana, è al centro di una polemica scolastica e politica. Il testo è stato distribuito in una scuola elementare di Buccinasco, alle porte di Milano, dal sindaco accompagnato da un’assessora, all’interno di un progetto di lettura nelle scuole.
Secondo alcuni genitori, il testo promuove temi gender e posizioni di sinistra, scatenando reazioni politiche da parte di alcuni esponenti della Lega, tra cui anche il vicepremier Matteo Salvini.
In più la denuncia avanzata dai genitori ha fatto scattare delle verifiche dall'Ufficio scolastico della Lombardia sulla correttezza della diffusione del testo.
A difendere il libro di Veltroni alcuni esponenti del Pd, facendo notare che il suo contenuto parla di Costituzione e che comunque le scuole godono di autonomia.Indice
La lettera dei genitori
La polemica è nata da una lettera aperta di alcuni genitori, che accusano il libro di fare "uso improprio e strumentalizzato" della Costituzione per promuovere "campagne Lgbt e gender".
La lettera critica in particolare alcune storie, come quella di un ragazzo omosessuale durante il fascismo che mandava la sorellina a portare i bigliettini d’amore al suo ragazzo; di un giovane siciliano, vittima della mafia, che in quei tempi di povertà era costretto a utilizzare le scarpe con i tacchi della zia; e la storia di due ragazze lesbiche picchiate perché trovate in intimità, e così via con altri racconti.
Il sindaco: “è surreale”
Il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, come riporta ‘MilanoToday’ ha definito la questione "surreale", precisando che l'amministrazione non ha scelto il libro, ma ha seguito l’indicazione delle insegnanti delle classi.
Pruiti ha sottolineato che la politica comunale non ha il potere di decidere i libri di testo da far leggere a scuola e che il progetto di lettura è in corso da circa dieci anni.
L’intervento di Matteo Salvini
La vicenda è arrivata anche in Parlamento con un'interrogazione chiesta da un deputato della Lega.
Anche il vicepremier Matteo Salvini ha espresso preoccupazione sui social: “Gravissimo che un primo cittadino entri nelle scuole per regalare a dei ragazzi di 10 anni (senza il consenso dei genitori) libri orientati politicamente, che trattano, tra l’altro, temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche. Perché sindaco e assessore erano lì? Chi ha finanziato quei libri? Conto che venga fatta presto chiarezza”.
La verifica dell'ufficio scolastico
L'Ufficio scolastico regionale della Lombardia ha avviato una verifica sulla correttezza della diffusione del testo.
In una nota comunica che "le famiglie sono state informate solo al momento della consegna del testo e non preventivamente al momento della scelta. La scuola ha agito autonomamente nella selezione del testo, acquistato dall'amministrazione comunale nell'ambito del 'Progetto lettura'”.