
Una lezione decisamente diversa: è quella che hanno svolto alcuni giorni fa gli studenti di una scuola elementare di Sesto San Giovanni, vicino Milano. La location, infatti, è stata una moschea. Per una "gita" che aveva come obiettivo una maggiore conoscenza della cultura e della religione islamica.
La notizia è venuta alla luce grazie a un video pubblicato su TikTok, che mostra i piccoli ascoltare una spiegazione, della durata di circa mezz’ora, tenuta dall'Imam della moschea locale.
Un evento che non è passato inosservato, attirando l'attenzione del sindaco Roberto Di Stefano e dell’eurodeputata Silvia Sardone, entrambi esponenti della Lega, che hanno sollevato accuse e obiezioni nei confronti degli organizzatori della giornata.
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La Lega insorge: “Inaccettabile indottrinamento”
La reazione della Lega è stata immediata e decisa. Per il sindaco Di Stefano e l’eurodeputata Sardone: “È inconcepibile che, per l’ennesima volta, ci siano attività scolastiche che prevedono gite o lezioni in moschea, con un formato molto simile a una specie d’indottrinamento dei più piccoli", scrivono in una nota congiunta. "Nessuno contesta l’utilità di conoscenza delle altre culture e delle altre religioni, ma ci troviamo di fronte a una deriva incomprensibile”.
La critica principale si concentra sull’idea che queste lezioni assomiglino più a una forma di indottrinamento anziché ad un semplice approfondimento culturale.
La Lega ha rincarato la dose, sottolineando come “le comunità islamiche non hanno mai firmato un’intesa con lo Stato”, e ricordando le posizioni della sinistra sulla laicità della scuola, spesso in contrasto con i simboli cristiani. “Ci troviamo di fronte a un’integrazione al contrario che lascia veramente perplessi”, hanno concluso gli esponenti leghisti.
Un alunno chiede: “Perchè il velo?
Alla fine dell’incontro con gli studenti, un alunno ha sollevato una domanda importante riguardo al velo islamico: "Perché le donne lo indossano?". Una donna, membro del centro islamico, ha risposto spiegando che lo ha detto Dio che il velo va indossato per le musulmane. Sottolineando come, sebbene sia un comandamento, non tutte le donne musulmane lo indossano, pur rimanendo fedeli alla loro religione. E aggiungendo che anche figure come Maria portavano il velo.
Inoltre, la donna ha chiarito che la scelta di indossare il velo è personale e libera, non imposta da mariti o padri. Ha raccontato che anche le sue figlie hanno fatto questa scelta autonomamente, spinte dal desiderio di avvicinarsi a Dio. Concludendo, poi, che indossare il velo senza una convinzione interiore non ha alcun senso.
Non è la prima volta: i casi precedenti
Questo episodio non è un caso isolato, anzi. Già a fine aprile, infatti, un fatto simile aveva scatenato altrettante polemiche: i bambini di un asilo parrocchiale paritario, in provincia di Treviso, erano stati portati alla moschea del centro culturale islamico di Susegana.
Le foto che circolarono all'epoca mostravano i piccoli inginocchiati e rivolti verso La Mecca, mentre pregavano “per la pace” accanto alle loro maestre e all’imam che guidava il rito.
Un altro caso, più recente, è avvenuto a Crema, in provincia di Cremona, dove gli alunni di quinta di una scuola primaria hanno partecipato a una lezione sull’Islam tenuta dal responsabile del Centro culturale islamico cremasco.
Questi episodi, secondo la Lega, suggeriscono una “progressiva islamizzazione” e ribadiscono il timore che la scuola venga usata come “laboratorio di islamismo”.