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prof pistola pallini bariNuovo anno, vecchi nodi ancora da sciogliere. Quello della violenza tra i banchi, in particolare, non sembra trovare soluzione. Nonostante il nuovo diktat imposto dal MIM sul voto in condotta, infatti, pare che gli studenti non abbiano ben recepito le nuove direttive.


Così, puntuale come un orologio svizzero, a circa due settimane dall'inizio del nuovo anno scolastico arriva l'ennesimo episodio di violenza ai danni di un insegnante. Questa volta ci troviamo a Bari, dove un docente è stato colpito al petto da una pistola a pallini. Rimasto per fortuna illeso, l'insegnante ha raccontato la vicenda a 'Il Corriere della Sera'.

”In 30 anni di lavoro mai vista una cosa del genere”: parla il docente

”Appena sono entrato in classe ho visto questo ragazzo correre verso di me, quando era a circa mezzo metro mi ha sparato” ha spiegato il prof, docente di diritto ed economia. ”Poteva finire in tragediaaggiunge il prof -, avrei potuto perdere un occhio. Ho chiesto spiegazioni, ho cercato di capire ma i ragazzi hanno detto che stavano giocando. Proprio così: per loro è un gioco”. Il prof ha deciso di non denunciare l'accaduto ma ha chiesto severi provvedimenti: la preside ha già fatto sapere che disporrà le sanzioni più severe previste dal Ministero dell'Istruzione e del Merito.

Dal canto suo, il docente si dice piuttosto sconcertato per il grave episodio. Secondo le prime ricostruzioni, la pistola ad aria compressa sarebbe stata portata in classe da un altro studente: ma, stando alle parole del docente, né lui né l'alunno che ha sparato avrebbero mai avuto dissidi con l'insegnante: ”Non avevo mai visto una cosa del genere in 30 anni di insegnamento”.

Il caso arriva in Parlamento

L'ennesimo caso di violenza che tiene banco nel mondo scuola e che nelle ultime ore è stato portato in Parlamento. Il senatore di Fratelli d'Italia, Filippo Melchiorre, ritiene necessario agire con provvedimenti esemplari: ”Questo è un tema che sottoporrò ai colleghi della commissione infanzia e adolescenza della commissione istruzione pubblica del Senato e sono certo che ci sarà sensibilità”.