
In molti, tra cui anche Giorgia Meloni e altri esponenti politici, stanno partecipando al dibattito sul nuovo spot firmato Esselunga. Ma cosa mette in scena il corto intitolato ‘La Pesca’? Qual è il fulcro della polemica?
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Di cosa parla il nuovo spot Esselunga ‘La Pesca’
In ogni caso, quel che è sicuro è che il nuovo spot Esselunga ha attirato l’attenzione. Ma come mai? Di cosa parla? Nell’arco di due minuti, la pubblicità racconta una brevissima storia: la scena si apre al supermercato, con la madre che cerca preoccupata sua figlia Emma, la protagonista del racconto. La donna trova la bambina al reparto frutta, intenta a scegliere una pesca tra le tante. La madre la rimprovera ma decide lo stesso di accontentarla comprando il frutto. In macchina, Emma appare triste, silenziosa, quasi sorda alle parole della madre che cerca di coinvolgerla nella conversazione. Una volta a casa, qualcuno suona al citofono: è il padre, che è venuto a prendere la bambina. La madre la lascia andare dicendo: “Io ti chiamo stasera, va bene?”, per poi guardarla dalla finestra mentre si allontana mano per mano con l’uomo, da cui probabilmente si è separata. E infine la chiusura: la bambina tira fuori dallo zaino la pesca e la consegna al padre, mentendo sul fatto che gliela manda la mamma. Il padre, scettico, guarda verso la finestra, ormai vuota. “Allora dopo chiamo la mamma per ringraziarla, okay?”. “Okay”, risponde Emma, sorridendo. E poi la scritta finale: “Non c’è spesa che non sia importante”.
Polemica spot Esselunga: cosa dicono i politici
Come abbiamo detto, lo spot Esselunga non ha convinto tutti. Anzi, ha portato presto alla polemica. Questo soprattutto sui social, dove le opinioni vanno in direzioni opposte.Al dibattito hanno preso parte anche alcune figure di spicco del panorama politico. “Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante”, ha scritto sui social Giorgia Meloni, postando un’immagine della campagna. Anche Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, ha apprezzato lo spot di Esselunga, che accende i fari sul “disagio psicologico di bambini e adolescenti figli di coppie separate”. Si unisce al coro dei sostenitori anche il vicepremier Matteo Salvini, che scrive su X (ex Twitter): “Dare voce ai tanti genitori separati, a quelle mamme e a quei papà quasi mai citati e spesso troppo dimenticati, al legame indissolubile con i figli. Trasformare uno spot in uno splendido messaggio di amore e famiglia merita solo sorrisi. Come fa certa gente a insultarlo e deriderlo solo perché non narra il "modello" che vorrebbero loro?”.
Punto di vista opposto invece per Pier Luigi Bersani, che commenta: “Mi sembra davvero sbagliato, in questo ed altri casi, mettere in mezzo la sofferenza dei bambini su temi delicati per scopi commerciali”.
Carlo Calenda entra invece nella polemica da un’altra angolazione: “Oggi la ruota della perdita di tempo della politica italiana si è fermata sulla casella spot. Cosa ci dice quello spot? Niente. Tranne che a Esselunga sanno davvero fare il loro lavoro. Ora ci sarebbe il problema della sanità. Non c'è lo spot ma ci sono le liste d'attesa. Siamo un branco di decerebrati e meritiamo l'estinzione”.
Ed Elly Schlein? La leader del Partito Democratico va decisamente controtendenza ammettendo: “Non vorrei deludere nessuno ma non ho ancora visto gli spot di cui si sta parlando”.
Opinioni sulla 'Pesca' di Esselunga
Tra gli entusiasti c’è per esempio chi si sofferma sul paragone con gli spot del Mulino Bianco, dicendo che “finalmente viene raffigurata una famiglia reale e non immaginaria”. Ma c’è anche chi prova invece a mettersi nei panni dei bambini sottolineando il fatto che la storia di Esselunga potrebbe risvegliare le sofferenze di chi ha provato sulla propria pelle l’esperienza della separazione. Sempre tra chi attacca: “Ma che senso ha questa pubblicità? Bisognerebbe segnalarla e sospendere subito, profondamente fuori posto”. O ancora: “Terribile: spinge sul senso di colpa dei genitori separati e sulla speranza (irrealizzabile la maggior parte delle volte) dei figli che i genitori tornino insieme. Da togliere”. C’è poi chi prende di mira soprattutto il contenuto della pubblicità: “Ma vi rendete conto di come questa pubblicità sia inappropriata? La tristezza negli occhi di quella bimba è dovuta alla separazione dei genitori? Vi sembra un aspetto da mettere in evidenza? Siamo tornati indietro di 100 anni”.Ma come detto, non mancano i punti di vista entusiasti, che salutano positivamente il video: “Ho appena visto la vostra pubblicità in tv… non mi era mai capitato di emozionarmi per una pubblicità. Vi ringrazio, credo che sia la pubblicità più bella che sia stata mai realizzata”. Scrive qualcun altro: “La gente che critica a mio avviso non ha bene idea di ciò che li circonda… la profondità dell’immagine di una bambina che trova l’unico mezzo utile a ritrovare un approccio tra i genitori in una semplice e banale pesca. Secondo il mio parere, una pubblicità come non si vedevano da anni. E forse perché si è ormai abituati a contenuti demenziali che ci sembra strano il normale”.
Cosa dice Esselunga: “Non c’è spesa che non sia importante”
Non si è fatto attendere la comunicazione ufficiale di Esselunga, che afferma in una nota: “Con il film ‘La Pesca’, si è voluto porre l'accento sull'importanza della spesa, che non viene vista solo come un acquisto, ma descritta come qualcosa che ha un valore più ampio”. Perché, per Esselunga, “dietro la scelta di ogni prodotto c'è una storia”, e il corto non fa che rappresentare “una delle tante storie di persone che entrano in un supermercato”. A provarlo c’è anche la campagna di affissioni della catena di supermercati: una nonna che prepara la torta in compagnia del nipote, delle amiche che mangiano insieme un gelato, insomma scene emozionanti e semplici, quotidiane, in cui si mette al primo posto la persona. Perché, appunto: “Non c’è spesa che non sia importante”.