
La notizia è stata riportata da 'Orizzontescuola'. A raccontare i fatti è la madre del bambino: “Non è certo colpa della bambina ma di chi non ha fatto capire bene che l’assenza di un compagno dalla sua festa per un capriccio non è una cosa buona e giusta”.
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L'allergia del bambino
Un episodio che fa capire come la solidarietà e l’empatia non siano sempre così scontate, anzi. Questa la premessa: un bambino campano di Angri, in provincia di Salerno, è allergico alla nocciola, e dunque non può in alcun modo mangiare la Nutella. Non solo non può mangiarla, non può neanche entrare a contatto con la crema o con altri derivati della nocciola per non correre il rischio di essere colto da uno shock anafilattico, cosa già successa in passato.L’allergia del piccolo fu scoperta quando aveva solo 3 anni e mezzo: dopo aver appena toccato il panino di un compagno aveva cominciato a gonfiarsi, tanto che quasi non si vedevano più le pupille. Avvertita la madre, il bimbo era stato portato d’urgenza in ospedale, dove era stato assistito. E poi era arrivata la diagnosi. “Ora abbiamo sempre con noi l’adrenalina, il cortisone e l’antistaminico”, ha spiegato la madre a 'Orizzontescuola'. “Una volta appresa la diagnosi abbiamo fatto una fatica enorme per far vietare le merende. Ma poi già alla scuola dell’infanzia hanno deciso di non far fare la merenda a nessuno, anche perché subito l’ora della merenda sarebbero usciti da scuola”.
Escluso dalla festa a causa dell'allergia, la madre: “Un gesto che poteva essere evitato”
A lezione e nei corridoi le cose sembrano andare bene: “il bambino a scuola è molto tutelato”, ha spiegato la mamma, “e dunque non abbiamo nessuna recriminazione verso la scuola”. Il problema è infatti di tutt’altra specie. Qualcosa che comunque rientra nel campo del lecito, come ribadisce la madre: “niente di personale, mi riferisco solo al gesto, che poteva essere evitato”.La donna racconta di come tutte le mamme dei compagni di classe si sono sempre dimostrate molto accoglienti e sensibili nei riguardi del problema di suo figlio, che appunto è impossibilitato a mangiare o a entrare a contatto con la nocciola. Sempre la massima attenzione: Dolci senza Nutella o altre cose che potessero ledere la salute del bambino. Ma non questa volta. L’ultima festa di compleanno ha praticamente chiuso le porte in faccia soltanto a lui. “L’invito è stato rivolto a tutti i bambini”, racconta la madre, “e io come sempre ho chiesto informazioni sul cibo e mi sono vista rispondere: mi dispiace ma la torta è con la Nutella. E poi ho saputo che pure la pizza era con la Nutella. Di fronte a questa comunicazione ho risposto che allora l’invito rivolto a tutti – di fatto – non era rivolto a tutti i bambini”. Prosegue la madre: “Se inviti una persona la devi mettere in condizione di partecipare, non la inviti a proprio rischio e pericolo”.
Il bambino, di appena 9 anni, è dunque stato costretto a rinunciare al party. I genitori, per cercare di rimediare all’amarezza, hanno deciso di portare il piccolo al bowling, a Napoli.