
L'Italia è in prima linea per aiutare gli ucraini che arrivano nel nostro Paese per sfuggire alla guerra. Il coinvolgimento riguarda, in maggior parte, gli studenti provenienti dalla terra in conflitto. Il governo, già dai primi di marzo, aveva stanziato un milione di euro per accogliere gli studenti e integrarli nelle scuole.
Il Ministero dell'Istruzione, in una nota emessa lo scorso 25 marzo, ha comunicato l'assegnazione di 200 euro per ciascuno studente ucraino giunto nei nostri istituti. Ecco come verranno utilizzati i fondi.
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Duecento euro per ogni studente ucraino
Supporto alla mediazione linguistica e culturale, ma anche supporto psicologico: queste alcune finalità che verranno sviluppate grazie al contributo del Ministero dell'Istruzione che, in data 25 marzo, ha comunicato l'assegnazione di 200 euro per ogni alunno ucraino integrato nelle scuole italiane. Tra queste c'è anche il raggiungimento di un'alfabetizzazione linguistica e l'acquisto di materiali didattici bilingue o in madre lingua. La parola d'ordine sarà "inclusione": la gran parte dei giovani profughi giunti nel nostro Paese sono minorenni e spesso non accompagnati. La scuola, quindi, dovrà essere il luogo dove potersi sentire accolti.
La domanda è: questi soldi basteranno? Sulla questione, la nota del MI sottolinea che questa è una prima assegnazione, a cui possono seguirne ulteriori, nell'ipotesi che il conflitto perduri e che il numero di alunni effettivamente accolti possa aumentare. Nelle prossime settimane, quindi, ci saranno nuovi monitoraggi e, in caso, si procederà con una eventuale successiva assegnazione, nei limiti delle risorse in bilancio.
A cosa serve il milione stanziato dal Governo per i bambini ucraini
Pochi giorni dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, il Ministero dell'Istruzione ha infatti stanziato una somma pari a un milione di euro per accogliere gli alunni ucraini presso i nostri istituti scolastici. Nella nota emessa lo scorso 4 marzo, il MI descriveva come necessario assicurare agli studenti ucraini il "proseguimento del percorso educativo e formativo", anche nell’ottica di "ritrovare condizioni minime di normalità quotidiana". Il milione di euro stanziato sarebbe stato utile per fornire un adeguato supporto psicologico ai bambini, per ottenere l'assistenza da parte di mediatore linguistici e culturali che potessero favorire l’interazione e la comunicazione interpersonale, per cercare di ovviare il problema della lingua.