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a scuola con i pantaloncini da basket

Una studentessa di 11 anni si è presentata in classe indossando un paio di pantaloncini da basket e i suoi insegnanti hanno insistito affinché tornasse a casa a cambiarsi. Secondo loro l’abbigliamento non era adeguato agli standard della scuola.

L’episodio avvenuto in una scuola media di Mombretto, in provincia di Milano, ha riacceso ancora una volta le polemiche sulla dibattuta questione dell’abbigliamento consentito e consono all’ambiente scolastico.

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Dopo le lamentele dei prof per l’abbigliamento dell’11enne, sua madre è stata costretta a recarsi a scuola per portarle un paio di pantaloni di ricambio.

Amareggiata per l’accaduto la donna ha dichiarato al ‘Quotidiano Nazionale’: “I pantaloncini da basket indossati da mia figlia arriveranno al massimo tre dita sopra il ginocchio, non a metà coscia, e non sono attillati. Quando ho letto la mortificazione sul suo volto ho capito che non potevo lasciare passare un messaggio così negativo”. 

 

La lettera alla preside

Per questo, la donna ha, poi, informato le rappresentanti di classe, con le quali ha scritto una lettera alla preside in cui si chiede più tolleranza in merito al cambio d’abito per gli studenti. “Siamo completamente d’accordo che a scuola si debba avere un abbigliamento consono all’ambiente scolastico, - ha continuato la donna - ma crediamo anche che si debba agire con buonsenso. Non a caso nel regolamento di istituto c’è scritto che ‘gli studenti devono presentarsi con abbigliamento adeguato all’ambiente in cui si trovano’, nessun altro dettaglio”.

 

La risposta della preside

Non si è fatta attendere la risposta della Dirigente scolastica della scuola media che, dopo aver ricevuto la segnalazione da parte della mamma della studentessa, ha immediatamente richiesto un incontro con i professori per chiarire l’accaduto. “Mi è stato confermato che nelle classi era stato largamente condiviso con gli alunni quale fosse un abbigliamento scolastico consono e che i pantaloncini da basket non erano considerati adatti.” ha dichiarato la preside. Lei stessa ha poi rivelato che anche in passato si sono verificati problemi a causa dell’abbigliamento inappropriato degli studenti: “Alcune situazioni analoghe che sono accadute nei mesi scorsi, si sono risolte con molta serenità e i genitori non hanno recepito il fatto come un problema. Riconoscere il ruolo educativo è importante. Mi spiace che la giovane studentessa si sia sentita a disagio, si vede che c’è stata una fatica nella condivisione del dialogo educativo. La mia porta è sempre aperta”.