Concetti Chiave
- La Terra è un pianeta con forma geoide, caratterizzato da moti di rotazione e rivoluzione che determinano il ciclo giorno-notte e le stagioni.
- La teoria della deriva dei continenti di Wegener descrive la separazione della Pangea in continenti odierni, evidenziata da somiglianze geologiche.
- La teoria della tettonica delle placche spiega il movimento delle placche litosferiche, responsabile di fenomeni come terremoti e formazione di catene montuose.
- La Luna, unico satellite della Terra, presenta crateri da impatto e compie rotazioni e rivoluzioni sincronizzate, portando sempre la stessa faccia verso la Terra.
- Le eclissi e le maree sono fenomeni causati dall'allineamento e dall'attrazione gravitazionale tra la Terra, la Luna e il Sole.
La Terra
La Terra è un pianeta, ossia un corpo celeste di forma sferica, che ruota intorno a una stella, il Sole. La Terra non è perfettamente sferica, ma leggermente schiacciata ai poli e rigonfia in prossimità dell'equatore, quindi possiamo dire che ha una forma propria detta geoide. I principali moti del pianeta sono: rotazione e rivoluzione.
La rotazione terrestre è il movimento della Terra intorno al proprio asse in senso antiorario. La Terra compie un giro completo in 24 ore: a questo periodo si dà il nome di giorno.
Conseguenza di questo moto sono: l'alternarsi di un periodo di luce, il dì, e di un periodo di oscurità, la notte; il moto apparente del Sole, delle stelle, della Luna e dei pianeti.
La linea immaginaria che separa la zona illuminata da quella oscura si definisce circolo d'illuminazione.
La rivoluzione terrestre è il movimento che la Terra compie intorno al Sole, in senso antiorario, descrivendo una traiettoria ellittica, chiamata orbita. Il tempo richiesto per compiere un'orbita completa si dice anno ed è pari a circa365 giorni e 6 ore.
Le conseguenze del moto di rivoluzione sono: la diversa illuminazione della superficie terrestre, l'alternarsi delle stagioni, la diversa altezza del Sole all'orizzonte, la diversa durata del dì e della notte.
La teoria della deriva dei continenti, elaborata da Alfred Wegener, afferma che circa 250 milioni di anni fa tutte le terre emerse erano unite in un unico grande continente (Pangea), circondato da un unico vastissimo bacino marino (Panthalassa). La Pangea iniziò a suddividersi in Laurasia a settentrione e Gondwana a sud; tra i due grossi continenti si formò un ampio bacino marino (Tetide). Laurasia e Gondwana iniziarno a spostarsi lentamente e si fratturarono ulteriormente, delineando le masse continentali attuali.
A favore della sua teoria Wegener aveva osservato che su continenti oggi separati e distanti tra loro si trovano resti degli stessi organismi e rocce dello stesso tipo e della stessa età. Wegener aveva lasciato irrisolto un problema fondamentale: la causa del movimento dei continenti. Grazie all'uso dell'ecoscandaglio, i fondali oceanici si sono rivelati estremamente vari e movimentati: si trovano profonde spaccature, chiamata fosse oceaniche, zone pianeggianti dette piane abissali, ma anche alte catene montuose sottomarine, le dorsali oceaniche, formate da due catene parallele separate da un profondo solco (rift) dal quale fuoriesce il magma proveniente dal mantello.
Gli scienziati Morgan e McKenzie formularono la teoria della tettonica delle placche, secondo cui la litosfera è divisa in una serie di placche che "galleggiano" sulla sottostante astenosfera e sono mobili. Esse si muovono a causa dei moti convettivi (movimenti ciclici di materia che si stabiliscono nei fluidi riscaldati) del mantello.
Due placche confinanti possono allontanarsi l'una rispetto all'altra, scorrere l'una accanto all'altra in direzioni opposte oppure entrare in collisione.
L'allontanamento delle placche porta alla formazione di nuova crosta terrestre. Infatti il magma, risalendo dal mantello, fuoriesce dal rift, solidifica, forma le rosse che costituiscono i fondali oceanici e spinge lateralmente le due placche oceaniche. I margini di queste placche vengono detti divergenti. Lo scorrimento di due placche avviene lungo fratture chiamate faglie trasformi. Questo movimento provoca attriti, fratturazione delle rocce in profondità, terremoti e risalita di materiale fuso. La collisione tra due placche avviene lungo margini convergenti. Le conseguenze sono diverse:
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Nel caso in cui entrino in collisione una placca oceanica e una placca continentale, la prima, più densa, scivola sotto la placca continentale e ritorna al mantello. A questo processo si dà il nome di subduzione. Si forma anche una fossa oceanica e una catena montuosa (orogenesi).
Quando la convergenza avviene tra due placche oceaniche si formano archi vulcanici insulari e si generano profonde fosse oceaniche.
In seguito alla collisione tra due placche continentali la litosfera si solleva fino a formare una nuova catena montuosa.
La Luna
La Luna è l'unico satellite (corpo celeste che ruota intorno ad un pianeta) della Terra. A causa della sua piccola massa, la Luna non ha atmosfera: pertanto vi è un passaggio brusco dalla luce al buio, esiste una forte escursione termica tra la zona in ombra e quella alla luce e la sua superficie è facilmente osservabile.
La superficie lunare presenta zone scure (terre) e zone chiare (mari); Le terre presentano molti crateri da impatto con meteoriti, ben conservati a causa dell'assenza di atmosfera. La luna compie un moto di rotazione intorno al proprio asse e un moto di rivoluzione intorno alla Terra: entrambi i moti avvengono nello stesso tempo, circa 27 giorni, perciò dalla Terra vediamo sempre la stessa faccia della Luna. Compie infine un moto di traslazione, insieme alla Terra, intorno al Sole.
L'allineamento della Luna, della Terra e del Sole sulla linea dei nodi causa le eclissi: eclissi di Luna quando la Luna viene oscurata dall'ombra proiettata dalla Terra sulla Luna; eclissi di Sole, quando il Sole viene oscurato dall'ombra proiettata dalla Luna sulla Terra. L'attrazione combinata della Luna e del Sole sulla Terra è la causa delle maree, ossia il periodo di innalzamento (alta marea) e abbassamento (bassa marea) del livello dei mari.
Domande da interrogazione
- Qual è la forma della Terra e quali sono i suoi principali moti?
- Cosa afferma la teoria della deriva dei continenti di Alfred Wegener?
- Come si muovono le placche secondo la teoria della tettonica delle placche?
- Quali sono le caratteristiche principali della Luna?
- Cosa causa le eclissi e le maree sulla Terra?
La Terra ha una forma geoide, leggermente schiacciata ai poli e rigonfia all'equatore. I suoi principali moti sono la rotazione, che avviene in 24 ore, e la rivoluzione, che avviene in circa 365 giorni e 6 ore.
La teoria di Wegener afferma che circa 250 milioni di anni fa tutte le terre emerse erano unite in un unico continente chiamato Pangea, che si è poi suddiviso in Laurasia e Gondwana, portando alla formazione delle attuali masse continentali.
Le placche si muovono a causa dei moti convettivi del mantello e possono allontanarsi, scorrere l'una accanto all'altra o entrare in collisione, portando alla formazione di nuova crosta terrestre, terremoti e catene montuose.
La Luna è l'unico satellite della Terra, priva di atmosfera, con una superficie che presenta crateri e mari. Compie un moto di rotazione e rivoluzione in circa 27 giorni, mostrando sempre la stessa faccia alla Terra.
Le eclissi sono causate dall'allineamento della Luna, della Terra e del Sole, mentre le maree sono causate dall'attrazione combinata della Luna e del Sole sulla Terra, provocando l'innalzamento e l'abbassamento del livello dei mari.