Concetti Chiave
- Giovanni Gentile, filosofo e pedagogo italiano del XX secolo, vedeva l'educazione come un processo organico e totalizzante, finalizzato alla formazione di individui capaci e responsabili, incarnando l'ideale fascista.
- La teoria dell'attualismo di Gentile afferma che l'educazione è un processo attivo e partecipativo, dove l'individuo si realizza attraverso l'azione, eliminando distinzioni tra educazione e istruzione.
- L'identità tra filosofia e pedagogia per Gentile implica un'educazione come autoformazione, dove l'educatore non è un'autorità ma una guida per lo sviluppo autonomo e responsabile dell'individuo.
- Le opere pedagogiche di Gentile, come "La riforma dell'educazione" e "Sistema dell'educazione fascista", presentano la sua visione di un'educazione che forma un individuo completo attraverso un processo attivo e sociale.
- La pedagogia di Gentile, sebbene innovativa per l'autonomia che attribuisce al processo educativo, è criticata per la sua mancanza di attenzione all'individualità del discente e per il rifiuto di metodi didattici strutturati.

Indice
Filosofi pedagogisti: Giovanni Gentile
Giovanni Gentile è stato un filosofo e pedagogo italiano del XX secolo.
È stato uno dei principali esponenti del Movimento dell'Educazione Nazionale e del fascismo italiano. La sua opera pedagogica è basata sull'idea che l'educazione debba essere finalizzata alla formazione di individui forti, capaci e responsabili, in grado di adempiere al loro ruolo nella società e nello Stato. La sua pedagogia è basata su una concezione organica e totalizzante dell'educazione, che vede l'individuo come parte di un tutto più grande e che si pone l'obiettivo di formare una "nuova umanità" in grado di realizzare l'ideale fascista. Gentile ha sviluppato la sua teoria dell'educazione attraverso la teoria dell'attualismo, secondo cui l'individuo è un essere attuale, in continua evoluzione, che si realizza solo attraverso l'azione. La sua teoria dell'educazione si basa sull'idea che l'educazione debba essere un processo attivo e partecipativo, che implica la messa in gioco di tutte le potenzialità dell'individuo, sia fisiche che mentali.
La sua pedagogia è stata criticata per la sua connessione con il fascismo e la sua visione autoritaria dell'educazione. Inoltre, è stato criticato per la sua mancanza di attenzione verso gli aspetti sociali e culturali dell'educazione.
L’idea filosofico-pedagogica di Giovanni Gentile
Per Gentile, l'educazione è un processo continuo e integrale che coinvolge l'intero individuo, e che non si limita alla trasmissione di conoscenze e abilità, ma mira a formare un individuo completo e integrato, capace di agire in modo autonomo e responsabile nella società.
L'educazione deve essere finalizzata alla formazione di un individuo che sia in grado di adempiere al suo ruolo nella società e nello Stato, e che sia in grado di realizzare l'ideale fascista di "nuova umanità". L'educazione deve essere intesa come un processo di formazione di un individuo "totalizzante", che coinvolge l'intero individuo, sia fisicamente che mentalmente, e che mira a formare un individuo completo e integrato, capace di agire in modo autonomo e responsabile nella società.
Gentile ha proposto una educazione basata sull'azione e sull'esperienza, che mira a formare un individuo che sia in grado di agire in modo autonomo e responsabile nella società.
Gentile, partendo dalle premesse filosofiche, afferma innanzitutto l’identità di filosofia e di pedagogia, cioè l’impossibilità di una pedagogia diversa e distinta dalla filosofia. Infatti, se la filosofia è la scienza dello sviluppo dello spirito e la pedagogia è la scienza della formazione dello spirito, la filosofia non può essere che la pedagogia e viceversa.
Questa identità della filosofia con la pedagogia porta come conseguenza al concetto di educazione come autoeducazione o autoformazione della personalità.
Non esiste più distinzione fra educatore ed educando in quanto l’educando non deve sentire l’educatore come un’autorità a lui estranea, ma come legge della sua stessa coscienza, riconoscendo in lui un se stesso, ma migliore.
Non esiste più nemmeno la distinzione fra fanciullo ed adulto nell’opera educativa poiché, coincidendo l’educazione con l’intero processo dello sviluppo dello spirito, essa la stessa durata dell’intera vita.
Cade anche ogni distinzione fra istruzione ed educazione. L’istruzione coinvolge l’intelletto, mentre l’educazione coinvolge la volontà. Non essendoci più distinzione, per Gentile, fra intelletto e volontà è ovvio che l’educazione intellettuale coincide con l’educazione morale.
E non esiste più neanche la distinzione fra materia d’insegnamento e metodo didattico. Ogni insegnante crea il suo metodo nell’atto insegno in cui insegna e non esiste un metodo, inteso in senso astratto, come invece pensavano Comenio, Pestalozzi o Herbart. Infine Gentile considera lo sviluppo educativo non attraverso gli schemi psicologici dell’età e delle presunte materie di insegnamento, ma attraverso lo sviluppo dialettico dello spirito nei suoi tre momenti: arte, religione e filosofia.
La pedagogia di Giovanni Gentile ha avuto il pregio di aver portato al massimo livello il principio dell’autonomia del processo educativo. Tuttavia non mancano i difetti: non viene data importanza all’individualità del discente, l’identità fanciullo/adulto è dannosa sul piano pratico ed il ripudio di ogni metodo didattico e pedagogico è eccessivo. Infatti ogni metodo, anche se meccanico, deve esser rivissuto in modo originale dall’educatore per diventare così utile ed avere quindi un’efficacia educativa.
Le Opere pedagogiche di Gentile: breve descrizione
Giovanni Gentile ha scritto diverse opere pedagogiche durante la sua carriera. Tra le più importanti si possono menzionare:
- "La riforma dell'educazione" (1912) - Questo libro è stato uno dei primi scritti di Gentile sull'educazione e presenta la sua visione dell'educazione come processo attivo e partecipativo, che mira a formare un individuo completo e integrato .
- "Sistema dell'educazione fascista" (1923) - Questo libro è stato scritto durante il periodo fascista in Italia e presenta la visione di Gentile per un'educazione che mira a formare un individuo che sia in grado di adempiere al suo ruolo nella società e nello Stato, e che sia in grado di realizzare l'ideale fascista di "nuova umanità".
- "Il pensiero e l'azione" (1924) - Questo libro presenta la teoria dell'attualismo di Gentile, secondo cui l'individuo è un essere attuale, in continua evoluzione, che si realizza attraverso l'azione.
- "Educazione come atto sociale" (1927) - Questo libro presenta la visione di Gentile per un'educazione che sia intesa come atto sociale, che miri a formare individui che siano in grado di agire in modo autonomo e responsabile nella società.
- "Educazione Fascista" (1932) - Questo libro è una raccolta degli scritti di Gentile sull'educazione fascista, in cui presenta la sua visione per un'educazione finalizzata alla formazione di un individuo che sia in grado di adempiere al suo ruolo nella società e nello Stato.
- "L'Educazione come scienza" (1936) - Questo libro presenta la visione di Gentile per un'educazione che sia intesa come scienza, che miri a formare un individuo che sia in grado di agire in modo autonomo e responsabile nella società.
- "L'Educazione come arte" (1940) - Questo libro presenta la visione di Gentile per un'educazione che sia intesa come arte, che miri a formare un individuo che sia in grado di agire in modo autonomo e responsabile nella società .
Domande da interrogazione
- Chi era Giovanni Gentile e quale era la sua visione pedagogica?
- Qual è il concetto di educazione secondo Giovanni Gentile?
- Come si relazionano filosofia e pedagogia nella visione di Gentile?
- Quali critiche sono state mosse alla pedagogia di Gentile?
- Quali sono alcune delle opere pedagogiche principali di Giovanni Gentile?
Giovanni Gentile era un filosofo e pedagogo italiano del XX secolo, noto per la sua pedagogia basata sull'idea di un'educazione organica e totalizzante, finalizzata alla formazione di individui capaci di realizzare l'ideale fascista.
Per Gentile, l'educazione è un processo continuo e integrale che coinvolge l'intero individuo, mirato a formare un individuo completo e integrato, capace di agire autonomamente e responsabilmente nella società.
Gentile afferma l'identità tra filosofia e pedagogia, sostenendo che la filosofia è la scienza dello sviluppo dello spirito e la pedagogia è la scienza della formazione dello spirito, rendendole inseparabili.
La pedagogia di Gentile è stata criticata per la sua connessione con il fascismo, la visione autoritaria dell'educazione, la mancanza di attenzione agli aspetti sociali e culturali, e l'eccessivo ripudio di metodi didattici.
Tra le opere principali di Gentile ci sono "La riforma dell'educazione" (1912), "Sistema dell'educazione fascista" (1923), "Il pensiero e l'azione" (1924), e "Educazione come atto sociale" (1927).