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Concetti Chiave

  • Il cattolicesimo liberale dell'Ottocento promuoveva la compatibilità tra dottrina cattolica e principi liberali, come la separazione tra Stato e Chiesa e le libertà civili.
  • Don Giovanni Bosco è stato un pioniere della "pedagogia povera", mirata a educare e sostenere i giovani economicamente svantaggiati attraverso oratori.
  • Il sistema educativo di Don Bosco si basava sul principio preventivo, puntando a prevenire il disordine morale e formare "utili cittadini" tramite istruzione e lavoro.
  • Il metodo educativo di Don Bosco integrava ragione, religione e amorevolezza, sottolineando l'importanza di un approccio comprensivo e affettuoso verso i giovani.
  • Gli educatori nell'oratorio dovevano bilanciare autorità e affetto, fungendo da guide autorevoli ma anche come compagni di giochi e promotori del rispetto delle regole.
In Europa, nella prima metà dell’Ottocento, si diffuse il cattolicesimoliberale, un movimento che teorizzò la conciliabilità della dottrina cattolica con i principi liberali della separazione tra Stato e Chiesa e delle fondamentali libertà civili, nell’ambito di uno Stato ispirato ai valori del cristianesimo.
Numerosi furono i pedagogisti che orientarono l’educazione in questa prospettiva, tra di essi ricordiamo Don Giovanni Bosco. Il sacerdote Giovanni Bosco fu fautore di una “pedagogia povera” per aiutare i giovani più bisognosi che vivevano in cattive condizioni.
Infatti, durante questo periodo, molte persone erano economicamente disagiate e, per sopravvivere, dovevano ricorrere a metodi moralmente errati (ad esempio rubare).
A questo proposito, Don Giovanni Bosco aprì un oratorio, ovvero un luogo di formazione, studio, avviamento al lavoro e svago, in modo da aiutare i giovani da lui definiti “traballanti”, togliendoli dalla strada.
Il principio educativo adottato da Don Giovanni Bosco era quello preventivo, secondo il quale era necessario curarsi della formazione dei giovani in modo da prevenire il disordine morale della società. L'educazione liberale e il sistema preventivo di Don Giovanni Bosco articoloL’educazione ha quindi una funzione civile.
Secondo Don Giovanni Bosco per migliorare la società era necessario formare “utili cittadini” attraverso l’educazione e l’istruzione. Ciò significa che bisogna fornire ai giovani un’istruzione elementare, una regola di vita (educazione morale) e un lavoro (attraverso il quale l’uomo si rende utile), affinché si possano inserire nella società.
Il sistema preventivo si basava su: ragione, religione e amorevolezza.

Altri aspetti del suo pensiero pedagogico

L’amorevolezza era la parte portante del metodo: gli educatori dovevano essere amorevoli e comprensivi con i giovani. Don Giovanni Bosco affermava, infatti: “Lasciate ai giovani la possibilità di fare ciò che amano fare”, senza obbligarli a nulla (neanche a partecipare ai sacramenti).
L’oratorio era un luogo familiare, il cui principale obiettivo era quello educativo.
L'educazione liberale e il sistema preventivo di Don Giovanni Bosco articolo
Vi erano vari educatori: uno prestava attenzione al singolo, un altro alla collettività e un altro ancora si preoccupava dell’organizzazione.
L’educatore era per i giovani una guida, che doveva essere affettuosa, ma allo stesso tempo autorevole come un padre; porsi come un compagno di giochi, ma anche invitare alla riflessione e al rispetto delle regole. L’educatore doveva anche rimproverare i giovani, operando sempre per il loro bene.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale del cattolicesimo liberale nella prima metà dell'Ottocento?
  2. Il cattolicesimo liberale mirava a conciliare la dottrina cattolica con i principi liberali, come la separazione tra Stato e Chiesa e le libertà civili, in uno Stato ispirato ai valori cristiani.

  3. Qual era il metodo educativo adottato da Don Giovanni Bosco per aiutare i giovani?
  4. Don Giovanni Bosco adottò il sistema preventivo, basato su ragione, religione e amorevolezza, per prevenire il disordine morale e formare "utili cittadini" attraverso l'educazione e l'istruzione.

  5. Come dovevano comportarsi gli educatori secondo il metodo di Don Giovanni Bosco?
  6. Gli educatori dovevano essere amorevoli e comprensivi, fungendo da guide affettuose e autorevoli, capaci di invitare alla riflessione e al rispetto delle regole, senza obbligare i giovani a nulla.

Domande e risposte