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Concetti Chiave

  • Sant'Anselmo d'Aosta, nato ad Aosta nel 1033 o 1034, è considerato un grande esponente della Scolastica medievale.
  • Fu priore e poi abate del monastero di Bec, dove scrisse opere filosofiche come "Monologion" e "Proslogion".
  • Diventò arcivescovo di Canterbury nel 1093, affrontando esili e conflitti con i sovrani inglesi.
  • Anselmo conciliava ragione e fede, sostenendo che la fede è il punto di partenza per comprendere, come esemplificato nel suo motto "credo ut intelligam".
  • Il suo pensiero influenzò dibattiti successivi, in particolare con Pietro Abelardo che propose una maggiore autonomia della ragione.
In questo appunto viene descritto il pensiero filosofico del celebre filosofo Sant'Anselmo d'Aosta, che nacque secondo alcune fonti o nel corso del 1033 o nel corso del 1034 nella città di Aosta, che all'epoca faceva parte del Regno di Arles e che veniva chiamato anche come Regno delle due Borgogne. La città di Aosta confinava inoltre con la Lombardia. Sant'Anselmo d'Aosta veniva considerato come il grande esponente e maestro della scuola filosofica della Scolastica medievale.

Indice

  1. Biografia di Sant'Anselmo d'Aosta
  2. Pensiero di Sant'Anselmo d’Aosta

Biografia di Sant'Anselmo d'Aosta

Sant'Anselmo d'Aosta nacque presso la città d'Aosta all'epoca facente parte del cosiddetto Regno di Arles o nel 1033 o nel 1034. Proveniva da una famiglia nobile e iniziò i suoi studi nell'Abbazia di Fruttuaria. Anselmo d'Aosta (10) articoloQuando morì sua madre, andò a studiare in Francia presso la scuola di Lanfranco di Pavia che si trovava nel monastero di Bec. Proprio in questo monastero decise di diventare un monaco nell'anno 1060. Tre anni dopo diventò il priore del monastero di Bec e nel corso del 1078 ne divenne l'abate. Fu proprio in quegli anni che iniziò a scrivere le opere dedicate proprio al monastero stesso tra cui ricordiamo:
  • la stesura della sua prima meditazione conosciuta come "Ad concitandum timorem"
  • sei preghiere che erano state dedicata alla figlia di Guglielmo il Conquistatore, la principessa normanna Adele
  • il Monologion, meditazione filosofica del 1076
  • i Proslogion scritti nel biennio 1077-1078
  • le riflessioni logico-grammaticali contenute nel De Grammatico e nel De Veritate scritti entrambi tra il 1080 e il 1085
  • il De libertate Arbitrii sempre scritto intorno al 1085
Nel corso del 1093 divenne arcivescovo di Canterbury, dopo essere stato insignito dell'incarico direttamente dal re Guglielmo II in seguito alla morte di Lanfranco. Dopo alcuni scontri con il sovrano però Anselmo d'Aosta fu costretto all'esilio, stabilendosi dapprima a Lione e poi in varie parti dell'Italia, dove scrisse il celebre Cur Deus homo. Dopo avere girato per l'Italia poi soggiornò nuovamente a Lione. Alla morte di Guglielmo II, tornò in Inghilterra su ordine del nuovo re Enrico. In seguito a nuovi dissapori con il re Enrico, fu di nuovo costretto a scegliere la via dell'esilio nel 1103. Per fortuna, dopo trattative con la Corona inglese, era riuscito a far prevalere la sua posizione in merito ai beni ecclesiastici potendo dunque fare ritorno in Inghilterra nel corso del 1106. Nel 1109 Sant'Anselmo d'Aosta morì.

Pensiero di Sant'Anselmo d’Aosta

La contesa fra dialettici e antidialettici trovò una soluzione con Anselmo d’Aosta (1033-1109) che fu il primo grande maestro della Scolastica medievale, movimento filosofico di sistemazione e insegnamento della tradizione patristica e della cultura profana che mirò a edificare la dottrina e il sapere cristiani ed ebbe come suoi centri, prima le scuole monastiche e poi le università. Anselmo prese di petto il problema dei rapporti fra ragione e fede (il tema costante di tutti gli autori della Scolastica) e propose una soluzione: Anselmo riteneva che non si debba approvare una fede cieca, priva dell’aiuto della ragione; tuttavia la fede è e deve restare il punto di partenza (affermava «credo ut intelligam», cioè: «credo per capire»), al quale la ragione si può applicare come strumento di chiarificazione e di sostegno. In questo senso Anselmo elaborò l’argomento a priori dell’esistenza di Dio: la ragione dimostra e rafforza sul suo terreno la verità, già autonoma e autosufficiente, del contenuto della fede rivelata.

Anselmo d'Aosta (10) articolo

Ma anche la soluzione di Anselmo d'Aosta fu fonte di ulteriori discussioni e sviluppi in quanto la ragione, una volta legittimata, tende inevitabilmente a infrangere la sua pretesa posizione subalterna rispetto alla fede e a rivendicare una sua funzione autonoma. Pietro Abelardo (1079-1142), nato solo quarant’anni dopo Anselmo d'Aosta, osservò che il dato della fede, così com’è presentato dalla tradizione, non è monolitico ma pieno di incertezze e di contraddizioni e cercò di far valere l’autonomia della ricerca sia nelle discipline umanistiche sia nella sfera religiosa contro l’immobilismo della cultura tradizionale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza di Sant'Anselmo d'Aosta nella filosofia scolastica medievale?
  2. Sant'Anselmo d'Aosta è considerato il primo grande maestro della Scolastica medievale, un movimento filosofico che mirava a sistematizzare e insegnare la tradizione patristica e la cultura profana per edificare la dottrina cristiana.

  3. Qual era la posizione di Sant'Anselmo riguardo al rapporto tra fede e ragione?
  4. Sant'Anselmo riteneva che la fede non dovesse essere cieca e priva dell'aiuto della ragione. La fede è il punto di partenza, ma la ragione serve come strumento di chiarificazione e sostegno, come espresso nel suo motto "credo ut intelligam" (credo per capire).

  5. Quali opere significative ha scritto Sant'Anselmo durante la sua vita?
  6. Tra le opere significative di Sant'Anselmo ci sono il "Monologion", il "Proslogion", il "De Grammatico", il "De Veritate", il "De libertate Arbitrii" e il "Cur Deus homo".

  7. Quali furono le conseguenze delle idee di Sant'Anselmo sul dibattito tra ragione e fede?
  8. Le idee di Sant'Anselmo portarono a ulteriori discussioni, poiché la legittimazione della ragione tendeva a rivendicare una funzione autonoma rispetto alla fede, come osservato da Pietro Abelardo.

  9. Quali furono le principali vicissitudini della vita di Sant'Anselmo d'Aosta?
  10. Sant'Anselmo divenne arcivescovo di Canterbury, ma fu esiliato a causa di scontri con il re Guglielmo II. Dopo la morte del re, tornò in Inghilterra, ma fu nuovamente esiliato sotto il re Enrico, prima di riuscire a far prevalere la sua posizione e tornare definitivamente. Morì nel 1109.

Domande e risposte